Elezioni Politiche 2018

Berlusconi soddisfatto: "Il programma porterà gli astensionisti al voto"

Berlusconi a Mattino 5 dopo la firma del programma di centrodestra: "L'ho sottoposto a chi non vota: il 92% lo ha ritenuto ottimo"

Berlusconi soddisfatto: "Il programma porterà gli astensionisti al voto"

È un Silvio Berlusconi "non in formissima" - "Ho toccato il letto per due ore dopo il via vai tra Roma e Milano", rivela -, ma "soddisfatto" del programma firmato ieri sera insieme a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, quello intervistato stamattina a Mattino Cinque.

"È un programma lungamente approfondito", ha detto il Cavaliere, "Ho iniziato a predisporlo io mesi fa incontrando chi non aveva votato. Messo ai voti, il 92% mi disse che era ottimo programma".

Uno dei capisaldi resta la flat tax al 23% "uguale per famiglie e imprese", ma che non si applica" a chi guadagna fino a 12mila euro: "È una imposta assolutamente ragionevole", sottolinea il leader di Forza Italia, "Noi intendiamo partire con il 23% ma con la voglia e l’intenzione di ridurla via via. E chi evade può perdere anche momentaneamente la libertà. La volevo già proporre nel 1994. Tutti gli economisti attribuiscono alla flat tax lo straordinario successo finanziario di Hong Kong".

Ma qualche modifica sarà fatta anche alla giustizia: "Nel nostro programma ci sarà anche il fatto che se per esempio un cittadino italiano imputato viene dichiarato innocente, i pm non possono più richiamarlo in appello, rovinandogli così definitivamente la vita".

Per quanto riguarda l'eventuale formazione di governo nel caso di vittoria del centrodestra, il Cavaliere ha le idee chiare: meno politici e più personalità della cosiddetta società civile: "Ci saranno dodici ministri che arriveranno dall’Italia viva, vera, protagonisti nelle imprese, nelle università, nel terzo settore e solo 8 che verranno dalla politica", ribadisce Berlusconi. E per il premier? "Dovrebbe essere qualcuno che nella vita si è posto dei traguardi importanti, rischiosi ma è riuscito a raggiungerli. Qualcuno come... Mi viene in mente un certo Silvio Berlusconi", scherza, "Quando iniziai a costruire case a Milano pensai a Milano2 si era in piena crisi edilizia, al Milan mi prendevano per pazzo quando arrivai e poi vinsi tutto, ma ne ho fatte tante altre come diventare il primo editore d'Italia".

Poi si scaglia contro il M5S: "Non vorrei essere troppo pessimista, ma per quello che conosciamo il M5S le paure sono tante: è un Movimento composto per lo più da persone che non hanno introiti e sono pauperisti", spiega l'ex premier, "Loro vogliono caricare di imposte il ceto medio, ci sarebbero imposte su casa elevatissime poi la tassa di successione tipo in Francia al 45%. Noi non metteremo la tassa sulla successione siamo contro l'Irap, mentre la flat tax è davvero una rivoluzione. Non c'è stata promessa fatta in campagna elettorale mantenuta da me.

Per me rispettare le promesse è la prima moralità della politica".

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