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Berlusconi sui centri sociali: "Vanno indagati e chiusi"

Il leader azzurro: «Il fascismo? Passato, il Duce non c'è» E apre a Cottarelli: «Deciderà se far parte del governo»

Berlusconi sui centri sociali: "Vanno indagati e chiusi"

Le diplomazie dei partiti di centrodestra sono al lavoro per organizzare la manifestazione unitaria di chiusura della campagna elettorale. Un appuntamento che potrebbe prendere forma giovedì prossimo a Roma, all'Auditorium Atlantico all'Eur (dove è già prevista la manifestazione della lega) e regalare un segnale finale di unità e coesione. La campagna elettorale di Silvio Berlusconi, però, continua a ritmi sostenuti.

Il presidente di Forza Italia dice la sua sulle manifestazioni «antifasciste» e su una nuova giornata di tensione orchestrata dai centri sociali. «Sono molto colpito dal ritorno di dimostrazioni di piazza violente, spesso organizzate dai centri sociali, che hanno come vittime le forze dell'ordine peraltro trattate male dallo Stato perché non hanno una adeguata ricompensa per quello che fanno, hanno stipendi bassi e questo è un problema da risolvere subito. Dobbiamo fare delle indagini sui singoli centri sociali e magari anche chiuderne qualcuno».

Sul fantomatico ritorno del fascismo il giudizio di Berlusconi, ospite di Paolo Liguori a Fatti & Misfatti su Tgcom24, è netto. «Il fascismo è morto e sepolto, è ormai storicizzato, era un movimento socialista in cui si è innestato un signore di nome Mussolini, il Duce, ma oggi non vedo folle fasciste o discorsi fascisti né tantomeno c'è in giro un Mussolini. Un po' di colpa ce l'ha anche la stampa che dà troppa importanza a queste cose e le vittime sono solo i ragazzi della polizia».

Il presidente di Forza Italia non manca di perorare la causa della flat tax, aggiungendo altre possibili, positive implicazioni. «La flat tax per il primo anno dovrebbe costare 50 miliardi. L'obiettivo è portare la crescita al 3% e oltre, con la flat tax faremo ripartire l'economia». Per Renzi alla flat tax può credere chi crede in Babbo Natale. «Babbo natale? Qualcosa di vero c'è, perché la flat tax porta molti doni, perché significa pagare meno tasse per tutti. Le coperture? Toglieremo parte dei bonus e rilanceremo la spending review. Con Cottarelli siamo d'accordo di sentirci dopo il voto. Ha il vantaggio che ha già lavorato due anni su questa materia e sa già dove intervenire. Con la flat tax, poi, attireremo capitali dall'estero e anche le aziende italiane che hanno delocalizzato avranno interesse a tornare. Inoltre non dimentichiamo che oggi il fisco è in causa con 21 milioni di contribuenti. Noi chiuderemo queste cause trovando per ogni pendenza una chiusura conveniente sia per lo stato che per il cittadino».

Berlusconi definisce i grillini «inguaribili catastrofisti» e parlando con America Oggi rivolge un appello agli italiani all'estero. «Sono convinto però che il 45% sia un obiettivo alla nostra portata e per raggiungerlo conto sul contributo dei nostri connazionali che vivono all'estero». Infine una nota più personale sull'organizzazione delle sue giornate. «Mio padre mi ha insegnato a non andare a dormire se ci sono ancora cose da sbrigare sulla scrivania e quindi finisco per dormire molto poco. Mi sveglio molto presto, leggo i giornali e poi mi dedico alla attività fisica. Faccio ginnastica, cammino e corro almeno per quattro, cinque chilometri e finisco con una bella nuotata di mezz'ora. E così mi sento in forma. Per tutto il resto della giornata, fino a notte tarda, lavoro in modo continuativo con decine di telefonate e moltissimi appuntamenti.

Mi rimane poco tempo per coltivare hobbies e francamente a me piace vivere così, come ho sempre vissuto».

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