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Berlusconi svela il bluff: "Siamo un Paese solido nulla da temere col No"

Il messaggio del leader azzurro: "La riforma toglie il diritto di voto agli italiani all'estero"

Berlusconi svela il bluff: "Siamo un Paese solido nulla da temere col No"

«L'Italia, malgrado un alto debito pubblico, è un Paese economicamente solido che non ha nulla da temere dal respingimento di una riforma della Costituzione che risponde non al bene dell'Italia ma soltanto all'interesse politico di un solo partito».

Silvio Berlusconi continua a martellare sul Ddl Boschi, a spiegarne punti deboli, debolezze, incongruità, elementi di pericolo, ma anche a smentire gli argomenti propagandistici messi in campo da Matteo Renzi. Su tutti quello di una sorta di inevitabile contraccolpo destinato a scuotere la salute economica dell'Italia in caso di vittoria del «No». Questa volta Berlusconi, per il suo videomessaggio su Facebook, sceglie come destinatario gli italiani all'estero. Una platea che rappresenta circa il 7% del corpo elettorale e potrebbe essere decisiva per l'esito del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, come lo fu nelle politiche 2006 quando la coalizione guidata da Romano Prodi si aggiudicò la vittoria per soli 26mila voti.

«Voi sapete che il nostro governo, il governo di centro-destra, ha fatto tanto per darvi finalmente il diritto di scegliere i vostri senatori e deputati. Se passerà questa riforma non soltanto l'Italia avrà meno efficienza e meno democrazia, ma voi non avrete più nessun rappresentante al Senato, in quanto tra i cento futuri componenti non è prevista la figura dei senatori eletti all'estero» ricorda Berlusconi. «Il Senato non viene affatto abolito, mantiene funzioni importanti, che riguardano fra l'altro proprio la politica internazionale del Paese. A differenza di oggi, però, i suoi membri saranno nominati dalle Regioni, non dai cittadini. E la rappresentanza degli Italiani all'estero semplicemente scomparirà, non ci sarà».

Berlusconi invita a non sottovalutare gli effetti della riforma. «Cari connazionali, il referendum vi riguarda direttamente. Per questo sono qui a invitarvi a votare un deciso e responsabile No. Ne va del futuro del nostro Paese, della nostra Patria, ma anche del vostro diretto interesse di italiani all'estero». Berlusconi sottolinea come ci sia il rischio che gli italiani all'estero possano non partecipare al ballottaggio attualmente previsto dall'Italicum. «Per quanto riguarda la Camera, nella legge elettorale connessa a questa riforma c'è il forte rischio che non possiate votare in occasione dell'eventuale ballottaggio che determinerà il vincitore delle elezioni. Quindi il valore del vostro voto potrebbe essere dimezzato rispetto ai connazionali che vivono nel nostro Paese. Potete evitarlo, con il vostro voto, che potrebbe essere quello decisivo. In questo momento delicato, avete la possibilità di fare una cosa importante. Non perdete questa occasione. Esercitate il vostro diritto di voto e votate No contro un governo arrogante, non eletto dal popolo, contro il tentativo di limitare la democrazia e di far governare il Paese da una estrema minoranza, il 15% degli aventi diritto al voto, contro una legge che limita i vostri diritti di cittadini, facendo venir meno quanto avevate ottenuto col nostro governo».

L'affondo di Berlusconi incontra il plauso di Roberto Calderoli. «Bentornato nella mischia a Berlusconi. Evidentemente la mia lettera al Giornale ha sortito il suo effetto.

Lo ringrazio doppiamente perché si sta muovendo con grande competenza, perché ha subito messo il dito nella piaga, facendo notare che il Pd, attraverso la campagna elettorale della Boschi e di altri esponenti del Pd in tutto il mondo, adesso cerca i voti degli italiani all'estero ma poi gli nega la possibilità di votare per le Politiche».

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