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Berlusconi torna in campo: "Per cambiare e salvare l'Ue"

Il Cavaliere, in Sardegna per le suppletive, rompe gli indugi: "Mi candido contro sovranisti e populisti"

Berlusconi torna in campo: "Per cambiare e salvare l'Ue"

Lo annuncia nel gazebo di Forza Italia davanti a un negozio di giocattoli di Quartu, Silvio Berlusconi. «Alla bella età che ho, ho deciso per senso di responsabilità di candidarmi alle elezioni europee». Lo spiega meglio poco dopo, tra i banchi di carciofi e di pecorino del mercato di Monserrato. «Voglio andare in Europa per cambiarla, per difendere i valori di democrazia e libertà dell'Occidente, quelli nati nell'antica Grecia. Se seguiamo sovranisti e populisti, che vogliono tornare a muri e confini distruggendo l'Ue, finiremo dominati dall'impero cinese». C'è spazio per un messaggio che pare diretto a Salvini: «Nel centrodestra non c'è mai stato chi comandava, si prendeva insieme la decisione migliore».

Appena sbarcato in Sardegna, per il tour di due giorni in vista del voto per le suppletive di domenica nel cagliaritano, il leader azzurro fa capire subito che per lui dall'isola deve partire un segnale che faccia barcollare il governo gialloverde. Un segnale di unità del centrodestra, che esprime la candidata di Fi Daniela Noli per il posto lasciato alla Camera dal velista assenteista grillino Andrea Mura e che per le regionali del 24 febbraio sosterrà compatto il candidato governatore leghista Christian Solinas. Alla piccola folla che lo circonda nei comizi sardi Berlusconi spiega: «Questi del M5s non hanno nessuna esperienza, nessuna competenza, sono peggio dei comunisti che ho iniziato a combattere nel 94. Con chi si consulta Di Maio quando deve prendere una decisione? Nel suo cervello c'è il vuoto pneumatico! È il momento di dire: basta!».

Il Cavaliere chiama alle urne i sardi: «Tanti neppure lo sanno - scandisce nel microfono -, che si torna al voto perché quel deputato 5S preferiva andare in barca che alla Camera. I grillini spesso sono degli scappati di casa, questo era scappato in barca. Noi, invece, abbiamo candidato questa giovane e competente psicologa, che porterà in Parlamento le istanze dei cittadini sardi. Noi le promesse le manteniamo, come abbiamo dimostrato nelle regioni in cui governa il centrodestra». Al suo fianco c'è la bionda candidata Noli che sorride rassicurante, ma lascia la scena al leader. E il Cav prosegue, mettendo con fare solenne e scherzoso insieme la mano sulla spalla della signora in prima fila: «Io vi nomino tutti ambasciatori, missionari: andate e convincete a votare amici, parenti ed ex fidanzati».

Elezioni suppletive, regionali e a maggio europee. Un tris che Berlusconi si gioca con l'annuncio della nuova discesa in campo, la prima dopo quella «mascalzonata» di processo che l'ha fatto estromettere dal Senato, con una corte di magistrati che «sembrava un plotone d'esecuzione». Dice che vuole un'Europa diversa, perché di quella attuale è stato «vittima» e ricorda che il suo ricorso a Strasburgo contro la condanna per Mediaset ha aspettato inutilmente 5 anni un verdetto, mentre i giochi politici si facevano senza di lui, ineleggibile e infangato.

A Cagliari riunisce tutti i suoi in un grande albergo e dà la carica. Ci sono il coordinatore regionale Ugo Cappellacci e l'europarlamentare Salvatore Cicu, che rappresentano le due anime della Fi sarda. Poi la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini, il vice Lucio Malan, Giorgio Mulè, Adriano Galliani e tanti amministratori locali e candidati a regionali ed europee. Berlusconi snocciola i temi più cari all'isola: continuità territoriale con tariffe adeguate su navi e aerei, compensi degli svantaggi dell'insularità, trasporti migliori, più medici nella sanità e, in primis, la prospettiva «ambiziosa» di una leva fiscale per fare della Sardegna la zona franca d'Europa, attirare cosi turisti, creare lavoro e opportunità d'investimento. «Noi siamo costruttivi - dice, rispondendo a Matteo Salvini che si è lamentato dei troppi attacchi di Fi -, ma seguiamo il programma che gli elettori hanno votato. Non vogliamo l'assistenzialismo dei 5S.

Quest'isola, così fiera della sua identità farà capire che in tanti ormai hanno capito il bluff dei grillini».

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