Elezioni Europee 2019

Berlusconi torna in campo: "Candidato alle Europee? È probabile"

L'ex premier parla alla presentazione del libro di Vespa. E sul governo: "Ci sono contatti tra senatori Fi e 5 Stelle per nuovo esecutivo"

Berlusconi torna in campo: "Candidato alle Europee? È probabile"

"È molto probabile che accetti di candidarmi alle prossime elezioni europee". Silvio Berlusconi annuncia il suo ritorno nella competizione elettorale. Lo fa alla presentazione del libro di Bruno Vespa, Rivoluzione. E durante l'intervento commenta la situazione politica, con una bocciatura per il governo e un messaggio non troppo velato a Matteo Salvini.

"C'è una forte pressione per la mia candidatura alle europee. E' molto probabile che alla fine accetti", confida il leader di Forza Italia. "Potrei presentarmi in tutti i collegi, magari seguito da una donna. La mia presenza varrebbe tra il 3 e l'8 per cento in piu". In campo in prima persona, dunque, anche perché non vede eredi all'orizzonte. Lo dice con una battuta: "Non ho mai scelto un delfino? La verità è che i delfini che si sono presentati si sono rivelati tutti delle sardine...".

Poi Berlusconi si rivolge direttamente al leader della Lega: "C'è assoluta necessità di un ritorno a casa di Matteo Salvini nel centrodestra. Gli ricordo, quando parla di impegno nei confronti del contratto di governo giallo-verde, che in realtà ha stipulato un contratto con milioni di italiani con un programma di centrodestra". Quindi rivela un retroscena che potrebbe far scricchiolare il governo: "Conosciamo non i nomi ma i discorsi tra esponenti del Movimento 5 stelle e i nostri senatori" per creare "un gruppo autonomo di responsabili" e dare vita a una nuova maggioranza di centrodestra in caso di crisi del governo gialloverde. Un'eventualità che potrebbe non essere lontana: "Vedo la concreta possibilità di una caduta di questo governo" per "l'abbandono di vari esponenti dei Cinquestelle".

Alla guida della nuova maggioranza, sostiene Berlusconi, ci sarebbe proprio Salvini "per l'accordo che avevamo preso prima delle elezioni". Poi smentisce di aver attribuito al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la volontà di far nascere un governo moderato: "Ho solo detto che qualora ci fosse una crisi ci sono due strade: formare nuova maggioranza o andare a elezione. Conoscendo il presidente credo che non passerebbe alle elezioni, ma considererebbe una nuova maggioranza per il Paese".

Il numero uno di Fi interviene anche su due temi di attualità. "La Tav? Ho parlato direttamente con Salvini, mi ha detto di essere assolutamente convinto che la Tav vada fatta senza il referendum che prevede tempi troppo lunghi rispetto a quelli europei". E sulla Brexit dice: "Ogni sera accendo una candelina perché la Gran Bretagna possa rimanere in Europa...". Infine una bocciatura per Matteo Renzi: "Non ci siamo mai risentiti. Non ho nulla contro di lui ma so che dei contatti avrebbe conseguenze negative sul nostro elettorato. Un suo partito? Oggi arriverebbe massimo al 6 per cento".

L'ex premier aveva esordito con un attacco all'esecutivo: "Non bisogna cambiare la manovra, ma questo governo fatto completamente da incapaci". Proprio mentre il primo ministro Giuseppe Conte è a Bruxelles a colloquio con Jean-Claude Juncker, Berlusconi dice la sua sulla trattavia tra Italia e Ue: "Il deficit al 2% è una marcia indietro e una buffonata ma ben venga l'intesa, perché così non ci sarà la procedura d'infrazione. La manovra però va assolutamente riscritta. Non mi convince nessun aspetto: è priva di contenuti".

E alla domanda se l'Italia rischi una nuova recessione, risponde: "Non è una previsione ma una certezza".

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