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Berlusconi vedrà gli alleati: sul tavolo il rebus Comunali

L'ex premier annuncerà due super candidati alla manifestazione del centrodestra a febbraio. Domani sarà ai gazebo a Milano

Berlusconi vedrà gli alleati: sul tavolo il rebus Comunali

Summit in vista nel cantiere di centrodestra. Berlusconi dovrebbe incontrare i leader dei partiti alleati, Salvini e Meloni la settimana prossima. Probabilmente mercoledì. L'esigenza è dettata dalla volontà di stringere i bulloni della macchina in vista della grande manifestazione unitaria, prevista tra un mese. In quell'occasione, oltre a dare il via alla grande campagna referendaria per dire «no» alle riforma renziana, Berlusconi vuole annunciare i candidati sindaci delle prossime amministrative. Di tempo ce n'è e nessuno vuole accelerare col rischio di bruciare anzitempo i nomi forti; tuttavia è necessario trovare la quadra attorno a personaggi capaci di vincere dappertutto. Milano e Roma sono le piazze che scottano di più. Già mercoledì sera, parlando ai gruppi parlamentari azzurri riuniti per decidere sulle unioni civili, il Cavaliere aveva annunciato di avere in mano due jolly: «candidati super; che se accettano vinciamo».Sull'identità dei personaggi, ovviamente, c'è il massimo riserbo. Un po' per non lanciare una candidatura non ancora perfezionata; un po' perché nessuna decisione è stata ancora presa né, soprattutto, concordata con gli alleati. Circolano sempre nomi pesanti per Milano: il giornalista Paolo Del Debbio, che però continua ad opporre il suo «niet»; oppure il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, che invece aveva dato la sua disponibilità di massima. Ma il Cavaliere pensa anche ad imprenditori di successo. Paolo Scaroni, l'ex amministratore delegato di Eni ed Enel, è un peso massimo che piacerebbe pure al Carroccio ma, per ora, l'ex dirigente non sembra aver nessuna voglia di esporsi. Stesso discorso per Urbano Cairo, imprenditore, editore, dirigente sportivo che giorni fa ha avuto un incontro ad Arcore proprio con l'ex premier. Il diretto interessato, però, ha escluso ambizioni politiche sottolineando, poi, che le sue radici sono più piemontesi che lombarde. Anche Cairo piacerebbe molto alla Lega. E poi c'è Stefano Parisi, ex amministratore delegato di Fastweb, ex direttore generale di Confindustria e stimato anche dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni: «Lo conosco bene - ha detto di recente - Assieme abbiamo lavorato a tante cose importanti come la legge Biagi e la riforma del mercato del lavoro».Anche per Roma Berlusconi vorrebbe chiudere sebbene, ad oggi, rimanga lo stallo. Giorgia Meloni continua a ribadire che lei no, preferirebbe proprio non correre per il Campidoglio. Il problema è che proprio la leader di Fratelli d'Italia mette il suo veto alla candidatura di Alfio Marchini definendolo troppo radical chic di sinistra. Certo, un pezzo da novanta sarebbe il generale Leonardo Gallitelli, ex comandante generale dell'Arma dei carabinieri, stimatissimo da Berlusconi tanto da citarlo come ideale ministro dell'Interno quando il centrodestra dovesse tornare al governo. Anche per il generale, però, vale il discorso fatto per gli altri: sarebbe disponibile alla corsa?Una cosa è certa: Berlusconi si getterà a capo fitto in campagna elettorale per sostenere tutti i futuri candidati di centrodestra. Un primo assaggio ci sarà domani pomeriggio quando il Cavaliere sarà a Milano per visitare alcuni dei 35 gazebo allestiti in città dagli azzurri nell'ambito dell'iniziativa «Rialzati Milano».

E Berlusconi sarà in piazza, quindi; non nel centro storico ma in quartieri popolari come Baggio e Lorenteggio: a sottolineare la volontà di recuperare terreno casa per casa.

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