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Berlusconi vuole volti nuovi E Forza Italia cresce ancora

Nei sondaggi è il primo partito della coalizione. Il leader cerca giovani imprenditori da lanciare con gli azzurri

Berlusconi vuole volti nuovi E Forza Italia cresce ancora

Dopo aver guardato il derby milanese davanti alla tv con relativa serenità (almeno fino al pareggio all'ultimo minuto del Milan), Silvio Berlusconi si è concesso qualche ora di riposo in Provenza insieme alla famiglia nella residenza della figlia Marina dove si trova un giardino di ulivi da lui particolarmente apprezzato. Nelle telefonate fatte prima della partenza, ma anche nella giornata di ieri per gli auguri pasquali, non è mancata, però, qualche riflessione sul momento politico e sulla situazione del centrodestra.

Il pensiero va ai segnali che arrivano dai sondaggi e a un trend positivo che interessa la coalizione nel suo complesso, con Forza Italia partito con la maggiore crescita relativa. Ieri, ad esempio, anche il sondaggio Emg del Tg de La7 ha certificato come il partito azzurro sia tornato a essere il primo partito del centrodestra con il 12,9% con un mezzo punto in più rispetto alla settimana scorsa. Buone premesse per un cammino che è appena iniziato e dovrà essere consolidato da una proposta forte e riconoscibile e da liste improntate a un rinnovamento che, senza fare tabula rasa, dovrà essere realmente percepibile dall'elettorato. Per questo il lavoro sulle candidature non potrà essere appannaggio soltanto dei coordinatori regionali e provinciali, ma dovrà essere gestito anche dai dirigenti più vicini al presidente.

La ricerca di volti nuovi prosegue attraverso gli incontri organizzati da Andrea Mandelli, responsabile del rapporto con le professioni, e da Francesco Ferri, vicepresidente dei giovani confindustriali, direttore dell'autodromo di Monza e fondatore della Innext, società di consulenza aziendale, per la ricerca di giovani imprenditori. Il Cavaliere ha anche analizzato alcune simulazioni percentuali-seggi con le diverse ipotesi di legge elettorale, compresa la possibilità che il Pd possa adottare un Italicum senza capilista bloccati così da offrire maggiori garanzie a chi non è di stretta osservanza renziana e teme l'estromissione dalle candidature.

Il lavoro di ricucitura del centrodestra passa anche per gli accordi per le Amministrative. Berlusconi non nasconde la soddisfazione per l'intesa unitaria trovata a L'Aquila sul nome di Pierluigi Biondi, candidato di Fratelli d'Italia appoggiato anche da Noi con Salvini. Una gestazione lunga, visto che inizialmente ciascun partito appoggiava un proprio uomo. Ma partendo dal presupposto che «la coalizione unita è un valore assoluto», Berlusconi - dopo l'incontro ad Arcore con Giorgia Meloni - ha dato il via libera anche a costo di un sacrificio, dato che a L'Aquila i sondaggi danno Forza Italia attorno al 20%, mentre Lega e Fdi sono al 5-6%.

«Sia Berlusconi che io non intendevamo dividere il fronte», spiega il coordinatore regionale abruzzese Nazario Pagano. «In una città in cui Berlusconi ci ha messo la faccia e in cui, insieme a Bertolaso, ha lavorato per dare una risposta concreta all'emergenza post terremoto, per il centrodestra era una necessità non presentarsi diviso. Per questo Forza Italia ha aderito compatta alla candidatura di Biondi.

Si tratta di un chiaro segnale di unità del centrodestra che risponde alla filosofia politica di Berlusconi anche a costo di un altruistico passo indietro nonostante l'autorevolezza e le qualità del nostro candidato».

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