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Blog delle Stelle in crisi di clic: persi 10mila posti in tre mesi

Secondo la classifica Alexa dei siti mondiali emorragia di accessi per l'agorà della Casaleggio. Cala pure Grillo

Blog delle Stelle in crisi di clic: persi 10mila posti in tre mesi

«Il blog non basta più». Parole e musica di Roberto Fico, capo dei falchi grillini dell'ortodossia, presidente della Camera. Il blog, a lungo chiave di volta per decriptare l'anima del M5s, stavolta non è più quello di Beppe Grillo, Garante e fondatore. Staccato dalla Casaleggio Associati e dalla struttura politica del Movimento; lo spazio del comico genovese è ora tutto dedicato a nuove tecnologie, ambiente, visioni un po' bislacche di futuro.

L'agorà dei pentastellati, a cui si riferiva Fico nell'intervista a La Repubblica, è il blog delle Stelle, organo ufficiale del M5s gestito tecnicamente dall'azienda di Davide Casaleggio. «Sembra sempre più una bacheca con i comunicati stampa dei ministri», sbotta qualche parlamentare critico. E forse anche questo è uno dei motivi della débâcle del sito grillino. Un mese fa Il Secolo d'Italia, giornale online di Fratelli d'Italia, esultava: «Quando il web accompagna la buona politica. Il Secolo supera il blog 5 Stelle». La testata diretta da Francesco Storace faceva riferimento alla classifica di Similarweb, un portale che compara i siti di tutto il mondo e ha certificato il sorpasso sul blog delle Stelle tra i giornali web del pianeta. Posizione 4mila e 178 per il blog del partito nato sulla rete, 4mila e 100 per Il Secolo del partito di Giorgia Meloni.

Ma la risorsa che dà la misura del crollo è Alexa, sito di una società del gruppo Amazon specializzata nel classificare i siti internet in base ad accessi e traffico di utenti. Basta osservare la curva del ranking del blog del M5s. Negli ultimi 90 giorni la picchiata è stata verticale, dalla posizione 39mila e 621 al mondo del 29 marzo, a 49mila e 329 del 29 giugno. Meno 10mila posti in classifica in tre mesi. Posto 1.170 per quanto riguarda la classifica dei siti web italiani. Quasi in concomitanza con la crisi elettorale e di consensi che si è abbattuta sul Movimento ora guidato dal vicepremier e ministro Luigi Di Maio.

E non è un caso che, ultimamente, in calce ai post di capo politico, ministri, sottosegretari e parlamentari compaiano più commenti negativi che positivi. «Il blog non basta più», dice Fico, il Grillo parlante del M5s. Il calo verticale del regno virtuale del fondatore dei Cinque Stelle è stato raccontato dal Giornale il 3 gennaio 2019. Ma, negli ultimi tre mesi, il blog di Grillo sembra addirittura passarsela meglio del blog delle Stelle.

Sempre osservando il grafico di Alexa si nota come la discesa del sito del comico sia più contenuta rispetto al sito ufficiale del Movimento. A fine marzo il blog di Grillo si trovava alla posizione 56mila e 143, adesso si piazza al numero 60mila e 385. «Solo» 4mila e 242 posti in meno in 90 giorni. Con una curva scostante, frastagliata, fatta di alti e bassi. Non così preoccupante come quella del blog delle Stelle, che tra l'altro è pieno di link e rimandi alla piattaforma Rousseau. Luogo virtuale che doveva essere il centro del nuovo approccio grillino alla democrazia, ma dove gli iscritti e la partecipazione latitano. Un esempio è stato sicuramente l'«area di ascolto» per discutere della riorganizzazione interna al M5s. Su circa 100mila iscritti alla piattaforma, ci sono stati poco più di 5mila commenti, di cui molti da parte degli stessi attivisti in più discussioni tematiche.

Il blog non basta, Rousseau nemmeno.

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