Politica

La Boldrini invita l'imam che vuole distruggere Israele

Cominciavamo ad essere preoccupati per il prolungato silenzio istituzionale della eppur verbosa Laura Boldrini e per le sue assenze dalla ribalta mediatica, da lei abitualmente frequentata in maniera compulsiva. Ora, per fortuna, è tutto chiaro: quatta quatta stava mettendo su uno strabiliante show: aprire le porte della Camera dei (...)

(...) Deputati a Ahmad Al-Tayeb, ex Gran Muftì e attuale Grande Imam dell'Università Al-Azhar, conosciuta anche come il Vaticano dell'islam. E ivi, a Montecitorio s'intende, fargli tenere - l'evento è in calendario giovedì prossimo - una lectio magistralis su, e ti pareva, «Islam religione di pace».

La controparte giusta per trattare l'argomento, avrà pensato nel suo bel cervello Boldrini, perché Al Tayeb è rubricato come guida spirituale dell'islam moderato e, dunque, come portatore sano di pace e ragionevolezza in seno a quel dialogo&confronto che nell'universo boldrinico va per la maggiore.

Come va per la maggiore il concetto non universale, ma partigiano, di pace che è dell'islam e, dunque, di Tayeb (e della sinistra di lotta e di poltrona). Perché sì, certo, il super imam ce l'ha a morte con l'Isis, «organizzazione satanica» i cui appartenenti vorrebbe «crocefissi non prima d'aver tagliato loro mani e piedi», come d'altronde prescrive il Corano. Ma la sua moderazione, chiamiamola così, finisce qui. Tayeb - e Boldrini, che ha studiato e, come dice lei, ha girato il mondo e lo sa - è infatti la guida spirituale e politica dell'antitesi della pace, del jihadismo anti occidentale (anti «crociati» 11 settembre) e, nel suo smodato odio verso il sionismo, il più animoso sostenitore della cancellazione dalla faccia della terra di Israele e degli israeliani (pace per estinzione, è probabile che la chiami). E in tal veste, più che giustificare santifica «le operazioni di martirio», ovvero i kamikaze che si fanno esplodere in mezzo ai civili ed ogni altra forma di terrorismo rivolta contro i crociati e/o israeliani.

Questo è il tipo a cui, mentre proprio dall'altra parte del Mediterraneo la meglio gioventù islamica si scatena alla ricerca di carne israeliana dove affondare la lama jihadista, la Presidenta stende il red carpet. A colui che benedice l'intifada e i suoi «martiri che diffondono il terrore nel cuore dei nemici di Allah».

C'è solo da sperare che gli inquilini di Montecitorio, quelli di buon senso almeno, impediscano questa volgare e offensiva pagliacciata.

Se proprio ci tiene, Boldrini la ospiti nel suo boudoir, non fra le mura di una istituzione.

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