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La Boldrini lavora da leader della sinistra

Il presidente della Camera, Laura Boldrini, boccia le politiche dell'ex governo Renzi e getta le basi per una sua discesa in campo da leader del centrosinistra

La Boldrini lavora da leader della sinistra

"Non abbiamo ancora cambiato passo, non c'è stata una analisi adeguata della vittoria del No al referendum costituzionale di un mese fa. È stata archiviata un po' troppo velocemente questa pratica. I cittadini italiani hanno chiesto nuove politiche su quello che gli sta più a cuore: lavoro, welfare, meno burocrazia, più servizi, certezza dei diritti". Il presidente della Camera, Laura Boldrini, in un’intervista a Repubblica, boccia senza appello le politiche portate avanti dal governo dell’ex premier Matteo Renzi e sembra volersi proporre come nuovo leader del centrosinistra, anche se non si espone apertamente.

"Non mi sento di fare previsioni, per me quello che conta è ragionare sui programmi e sulle priorità. Il centrosinistra è necessario trovi una condivisione sui contenuti visto che abbiamo alle spalle anni di divisioni proprio su questioni di merito”, dice la Boldrini avendo come stella polare la sinistra di Giuliano Pisapia. “Voglio prima ragionare su questo, perché il cambiamento non nasce da schemi di Palazzo”, precisa il presidente della Camera che, però, sembra avere già bene in mente un programma politico.

"Ci vuole un reddito di dignità - afferma -, che dovrebbe essere europeo, mirato alle categorie più bisognose. Sarebbe uno strumento di cittadinanza europea, cambierebbe la percezione dell'Unione: l'Europa continente dei diritti che non lascia nessuno indietro". Sulla legge elettorale, infine, dice: "Dobbiamo andare a votare, certo, ma senza sottovalutare l'importanza di una legge elettorale per Camera e Senato che sia omogenea.

E che deve sapere armonizzare esigenze di rappresentanza e di governabilità”.

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