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"La bomba d'acqua? Un disastro lampo Al Sud più danni per il terreno secco"

Il meteorologo: fenomeni estremi con la tropicalizzazione del clima

"La bomba d'acqua? Un disastro lampo Al Sud più danni per il terreno secco"

A qualcuno piace poco. Ai meteorologi pochissimo. In effetti il termine «bomba d'acqua» è di natura giornalistica, sarebbe meglio dire nubifragio, acquazzone. «In sostanza - spiega Paolo Corazzon di 3BMeteo - bomba d'acqua è un termine coniato recentemente e poco tecnico, ma che rende bene l'idea del fenomeno che potenzialmente può fare molti danni a persone e a cose».

Tecnicamente cosa sappiamo?

«Che in un'ora cadono 40-60 millimetri d'acqua. In genere il fenomeno dura poco, una mezz'ora, al massimo un'ora e mezza, ma su una piccola zona. Un'alluvione lampo che devasta. Ma c'è di più».

Cioè?

«Una bomba d'acqua al sud, e il caso della gola in Calabria lo dimostra, procura danni generalmente maggiori. Questo per la natura secca dei terreni del meridione che non drenano a sufficienza e così l'acqua scende giù a velocità vertiginosa. In Calabria oltretutto l'Appennino sale e stringe il paesaggio che se piove forte si trasforma in una conca-trappola».

L'Europa ha vissuto i tre mesi più caldi di sempre, e noi?

«In Italia è in atto una tropicalizzazione del clima. Si vede. Questo aumenta il rischio di fenomeni estremi, che sono sempre più frequenti».

Tutto cambiato?

«Non esageriamo, quest'anno ha piovuto di più dell'anno scorso ma non in tutta Italia. Al nord fa caldo e di acqua ne è cascata meno.

Occhio, però, alla prossima settimana quando arriverà tanta pioggia, poi le cose miglioreranno e sembra che trascorreremo un settembre di stampo estivo e assai poco autunnale».

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