Cronache

Branco di minorenni abusa di 12enne

Due stupratori sarebbero coetanei. Molestata anche bimba di 7 anni

Branco di minorenni abusa di 12enne

Simone Di Meo

Napoli La città di Castellammare di Stabia si risveglia con l'incubo dell'infanzia violata. Due episodi, accaduti a pochi chilometri l'uno dall'altro, in quella che un tempo era la Stalingrado del Sud, raccontano di minori finiti nelle grinfie di «orchi» e di «branchi» a caccia di emozioni vietate. Il primo caso ha per vittima una ragazzina di 12 anni che ha denunciato di essere stata stuprata da un gruppo di giovani, due dei quali suoi coetanei. La Procura per i minorenni di Napoli ha avviato immediatamente un'indagine, e i sospettati sono stati identificati dalla polizia ma, al momento, non sono state eseguite misure cautelari a loro carico. Il pm titolare del fascicolo ha però ricevuto una prima informativa di reato contenente elementi ritenuti utili all'inchiesta.

L'altro episodio vede protagonista, invece, una bambina di appena 7 anni. Secondo l'esposto presentata alle forze dell'ordine dalla madre, separata dall'ex marito da circa un anno, sarebbe stata molestata dal nuovo compagno di lei. A raccontarle le presunte violenze sarebbe stata proprio la piccola, dopo il primo approccio. La bambina ha riferito alla mamma che, approfittando della sua assenza, il compagno le si sarebbe avvicinato sul divano, in salotto, invitandola a toccargli le parti intime dopo essersi abbassati i pantaloni. Un racconto sconvolgente che ha tramortito la donna. La quale, per verificare la fondatezza di quel che la figlia le aveva appena confidato, ha preso un permesso al lavoro ed è piombata improvvisamente a casa. Dove avrebbe trovato secondo quel che è stato poi riferito agli investigatori che hanno aperto un procedimento penale l'uomo avvinghiato alla bambina. Seduti sempre sul divano, ma con la tv spenta. E la mano di lui allungata dove non avrebbe dovuto. Una scena choccante che ha scatenato le ire della madre che ha allontanato il compagno costringendolo a recuperare in fretta e furia indumenti ed effetti personali, e a scappare letteralmente dal palazzo.

Storie di degrado, di condizioni sociali al limite. Come quella che appena l'anno scorso ha sconvolto la vita tranquilla di una famiglia di Pimonte, paesino abbarbicato sui Monti Lattari; il massiccio che sovrasta Castellammare di Stabia e la Costiera Sorrentina. A quindici anni venne stuprata da 12 coetanei. Ne abusarono in un garage, a poche decine di metri dal centro cittadino, dopo averla convinta a seguirli per bere un drink in compagnia di altri amici.

Non è più riuscita a riprendersi, la vittima: le Istituzioni, che pure avevano nell'immediatezza dei fatti promesso ogni tipo di intervento e di supporto per aiutarla a superare lo choc, l'hanno abbandonata. Addirittura, il sindaco di Pimonte parlò di una «bambinata», salvo poi fare retromarcia e chiedere scusa. A lei e alla sua famiglia non è rimasto altro che tornare in Germania.

Da dove, nel 2016, la piccola si era trasferita, fiduciosa di riappropriarsi delle proprie origini e di quella storia di cui aveva sentito tante volte dai genitori emigrati.

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