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Brasiliana litiga con il marito. Poi lo uccide dandogli fuoco

Usata la benzina. Lui è morto nell'esplosione del loro appartamento, lei è gravemente ustionata. Illesi i figli

Brasiliana litiga con il marito. Poi lo uccide dandogli fuoco

Violenza al contrario. Lunedì sera, nella Giornata dedicata alla salvaguardia delle donne dagli abusi e dai soprusi, una moglie ha ucciso il marito davanti agli occhi dei figli.

È accaduto nel quartiere di Campomoro, a Rieti, nell'entroterra laziale, dove Braulina Cozzulla, di origini brasiliane, ha dato fuoco al consorte, Valerio Amadio, di 44 anni uccidendolo.

Una tragedia che si è consumata in pochi minuti, mentre le discussioni all'interno della coppia duravano da sempre. Erano una costante, secondo i vicini di casa dei due, che si erano trasferiti nella zona da poco. Il movente del delitto, che la donna non ha potuto spiegare ancora perché è ricoverata in ospedale con ustioni nella metà del corpo, sarebbe da ricercare proprio in quelle liti. Lunedì sera al terzo piano della palazzina di via Dionigi è scoppiato l'inferno. Inizialmente si è pensato a un incidente. Ma quando i vigili del fuoco e gli uomini della squadra Mobile della questura di Rieti sono giunti sul posto, chiamati dai residenti della palazzina, si è capito subito che c'era altro dietro a quell'esplosione.

La vittima, che lavorava in un supermercato della zona, avrebbe chiamato la polizia poco prima della tragedia segnalando che la moglie si era allontanata da casa. Poi, avrebbe telefonato nuovamente, spiegando che era tornata ed era tutto a posto. Probabilmente Braulina si era andata a procurare due bottiglie di benzina. Una volta rincasata, la discussione è ricominciata e questa volta davanti ai figli di 15 e 7 anni. All'improvviso la sudamericana gli ha lanciato addosso il liquido infiammabile e gli ha dato fuoco. Le urla dell'uomo hanno attirato l'attenzione dei coinquilini, che hanno lanciato l'allarme ai soccorritori e alle forze dell'ordine.

Quando i medici sono giunti in via Dionigi il quarantaquattrenne era già morto mentre la moglie, rimasta gravemente ustionata, è stata ricoverata presso l'ospedale Sant'Eugenio di Roma, dove è piantonata dalle forze dell'ordine e in stato di arresto per omicidio volontario. Difficoltose le operazioni di recupero della salma dall'abitazione, completamente distrutta dalle fiamme e dall'esplosione. I due bambini fortunatamente sono rimasti illesi, anche se solo fisicamente, perché erano in stato di grave choc e sono stati ricoverati in osservazione presso l'ospedale San Camillo De Lellis, di Rieti.

La squadra mobile in queste ore sta ascoltando i testimoni per ricostruire nei dettagli la tragedia che ha scosso la cittadina laziale. Nessuno si spiega come la donna sia arrivata a tanto. «Si erano trasferiti nel quartiere da poco, non sapevamo chi fossero, li vedevamo di tanto in tanto - racconta una vicina -. Qualche volta i bambini giocavano nel cortile, mentre lei era spesso sul balcone.

È una tragedia».

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