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Brexit, conto alla rovescia: il 29 marzo comincia l'addio

La premier Theresa May annuncia la data dell'avvio della procedura che porterà all'uscita dall'Unione

Brexit, conto alla rovescia: il 29 marzo comincia l'addio

Ventinove marzo. Theresa May ha annunciato la data in cui sarà avviata la procedura di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, come deciso con il referendum dello scorso 23 giugno. La premier britannica si rivolgerà al Parlamento di Londra e scriverà una comunicazione formale diretta a Bruxelles e da quella data decorrerà il periodo di due anni che in base all'articolo 50 del Trattato di Lisbona viene dedicato ai negoziati per l'uscita dall'Unione.

In sostanza, ciò significa che è ragionevole attendersi che l'effettiva entrata in vigore della «Brexit» avverrà il 29 marzo 2019, a quasi tre anni dal referendum. Sempre che non venga decisa una proroga, il che può avvenire con una decisione dei Ventisette (i Paesi dell'Ue mutilata del Regno Unito) che deve essere unanime. Fino ad allora comunque, sostanzialmente, Londra rimarrà un membro dell'Ue. E c'è chi si spinge a prevedere che nel concreto ci vorranno in ogni caso dai sette ai nove anni prima che tutti i legami con Bruxelles risultino recisi.

La data del 29 marzo è stata scelta perché è un mercoledì, giorno della settimana in cui alla Camera dei Comuni il premier risponde per mezz'ora - esattamente tra le 12 e le 12.30 - alle domande dei deputati. La May si rivolgerà ai parlamentari subito dopo questa sessione, informando che - dopo la ratifica della regina Elisabetta alla legge dello scorso 13 marzo con cui il Parlamento l'ha autorizzata a procedere - scriverà a Bruxelles chiedendo l'applicazione dell'ormai famoso articolo 50.

Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha già fatto sapere che sarà in grado di rispondere alla comunicazione della May entro 48 ore, presentando le linee guida del negoziato con Londra. L'incontro dei Ventisette che era stato fissato per il 6 e 7 aprile è stato cancellato e verrà sostituito con una analoga riunione che si terrà entro sei settimane dal 29 marzo.

Va precisato che in realtà i negoziati tra Bruxelles e Londra cominceranno tra circa due mesi, il tempo necessario alla Commissione Europea per definire un piano dettagliato dei negoziati e ottenere il via libera dei governi dei Paesi Ue.

Secondo Michel Barnier, il capo negoziatore francese designato da Bruxelles, l'obiettivo è quello di trovare un'intesa con Londra entro l'ottobre del 2018. Solo così, infatti, sarà possibile restare concretamente entro la «finestra temporale» dei due anni. Il tempo compreso tra l'ottobre 2018 e il marzo 2019 dovrebbe infatti venire utilizzato per le verifiche finali delle intese da parte dei governi europei e delle istituzioni comunitarie.

L'Eurogruppo di ieri, dedicato in primo luogo alla delicata questione della Grecia e all'ancor più controverso tema della «Europa a due velocità», non ha affrontato l'argomento della Brexit. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, notorio fautore di un atteggiamento rigido verso il Regno Unito che ha deciso di abbandonare l'Ue, si è detto «certo che Londra si atterrà alle regole», mentre il collega francese Michel Sapin non dubita che «il negoziato sarà costruttivo da entrambe le parti».

Lo sapremo presto: dal 29 finisce il tempo delle parole e delle buone intenzioni e comincia quello dei fatti.

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