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Brunetta: "Da Renzi ipocrisia, zero analisi e retorica"

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, stronca la relazione del segretario Pd: "Zero analisi, solo retorica"

Brunetta: "Da Renzi ipocrisia, zero analisi e retorica"

Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, è un fiume in piena contro le parole pronunciate da Renzi nella all'assemblea del Pd. Lo strumento che utilizza per esternare le proprie critiche è Twitter, con una serie di commenti al fulmicotone. "Lunghi coltelli (nel Pd, ndr), standing ovation per Renzi. Standing ovation al fallimento? Ipocrisia, zero analisi, retorica e poco altro". E va giù duro tirando in causa, varie volte, le frasi pronunciate dall'ex premier. "Renzi: 'Abbiamo straperso al referendum". E arriva la bordata di Brunetta: "Dopo una sconfitta di questo tipo il Pd ha fatto un governo fotocopia? Coerenza".

E ancora: "Renzi dice che ha perso il referendum al Sud per 'troppo notabilato'. E chi ha scelto Vincenzo DeLuca?". "Ricordiamo a Rrenzi che il Pd alle ultime politiche ha preso 25%, secondo partito dopo M5S. Il Pd non è padrone dell'Italia!". Poi citando ancora Renzi: "Festa per le mie dimissioni ferisce". La risposta dell'esponente azzurro non si fa attendere: "Chi di rottamazione ferisce... con quel che segue".

Un altro affondo sul "caso Milano". Al solito cita Renzi: "Noi siamo garantisti". Ma Brunetta mette il sale sulle ferite: "Chi ha scelto Sala a Milano? Chi lo ha lanciato con Expo? No a due pesi e due misure con Sala-Raggi...". Poi il capogruppo di FI prosegue con l'economia: "2014/2016: Italia fanalino di coda in Europa. Più poveri, più debito, più deficit, invasa dai clandestini, ceti medi in crisi. Rimessa in moto?". E ancora: Renzi: "Ripartiamo da noi". Brunetta è gelido: "Ma chi gli crede...".

"Legge elettorale? No accordi con Renzi il baro"

"Renzi sembra non aver capito nulla dalla sconfitta del 4 dicembre- dice Brunetta ai microfoni di SkyTg24 - pensa di essere ancora lui a dare le carte, pensa di essere ancora lui il padrone della politica italiana. E questo, francamente, fa cadere le braccia". Poi osserva: "Ma non si era detto che la legge elettorale la doveva fare il parlamento? Non si era detto che il governo avrebbe accompagnato la riforma della legge elettorale? Il Pd negli ultimi anni ha cambiato diverse volte idea: dai collegi uninominali al Mattarellum, dall'Italicum ai compromessi con Cuperlo. Ma quante ne abbiamo viste di proposte del Pd? E adesso Renzi ricomincia?".

"Si è detto - insiste Brunetta - che in parlamento si deve trovare la più ampia maggioranza possibile per cambiare la legge elettorale, e io credo che con un baro come Renzi non si possa trovare alcun accordo se il suo stile è sempre lo stesso, cioè di dire, come ha fatto oggi: 'il Matterellum, prendere o lasciare'". "Io la penso come Salvini, qualsiasi legge elettorale, tanto battiamo Renzi come l'abbiamo battuto il 4 dicembre. Purché Renzi non usi il potere, non usi il governo, non usi i poteri forti, i giornali, i giornaloni, purché Renzi non bari al gioco.

Tanto il centrodestra vince con qualsiasi legge elettorale", conclude l'esponente azzurro.

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