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Budrio, attesa per i risultati dei Ris sul sangue Continua la caccia all'uomo: Igor non si trova

I funerali di Davide Fabbri saranno celebrati domani pomeriggio a Pieve di Budrio. I rilievi sul corpo del barista, freddato sabato scorso nel suo locale da un killer ancora senza nome, sono terminati e i risultati sono attesi nelle prossime ore. La dinamica dell'aggressione è chiara. Il killer attacca per poco e uccide anche per molto meno. Prima di morire sul colpo, Fabbri ha lottato: questo dicono le sue mani. Il killer, che pur indossava un guanto, deve essersi ferito. Su questo si concentrano anche i rilievi del Ris nella speranza che il Dna del killer sia fra quelli schedati. Lo sarà, se il profilo dell'assassino corrisponderà a quello di Igor Vaclavic, il sospettato numero uno.

Di lui, che si proclama disertore russo dopo il conflitto ceceno, nessuna traccia per ora, mentre emergono brandelli del suo passato violento. Due i decreti di espulsione mai attuati anche perché nessun Paese - né la Russia, né l'Uzbekistan, dove sarebbe nato 40 anni fa ne hanno mai confermato le origini. I suoi diversi avvocati d'ufficio, così come il cappellano del carcere dove è rimasto fino a due anni fa, confermano che fosse aggressivo, ma anche solitario e misterioso. Di lui, oltre alla sfilza di rapine e violenze, si sa solo quello che ha voluto raccontare, nelle sei lingue che ha imparato in anni di vita brada. Vaclavic potrebbe non essere nemmeno il suo vero nome: potrebbe aver rubato il passato di qualcuno.

Sicuramente ha rubato il futuro delle sue molte vittime. LuGa

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