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Buona scuola, la "first lady" assente all'assemblea che lancia le proteste

Agnese Renzi ha disertato le manifestazioni decise dal suo istituto contro la riforma del marito

Buona scuola, la "first lady" assente all'assemblea che lancia le proteste

Non si è presentata all’assemblea degli insegnanti della val di Sieve che si è tenuta proprio alla Balducci Agnese Landini, o meglio la "first lady", come molti, nella sua scuola, la chiamano. Un'assenza giustificata dal part time, e probabilmente dall’opportunità di non mischiarsi ai colleghi per discutere di buona scuola.

L'istituto è diventato un simbolo della resistenza contro la riforma che ieri è passata alla Camera. E le misure adottate dall'assemblea sono state durissime. Nel documento firmato dagli insegnanti si legge: "L’assemblea si pronuncia a favore anche delle proteste più radicali fino allo sciopero degli scrutini di fine anno".

I colleghi ricordano e raccontano, al Corriere.it, quanto è accaduto a novembre quando, in collegio docenti, tutti hanno dato il proprio parere sulla riforma. La moglie del premier - dicono - ha preso la parola per difendere a spada tratta la riforma del governo e per spiegare che "anche se non ha avuto nessuna responsabilità nel testo vi si riconosce pienamente". I colleghi riconoscono comunque che la sua non sia una posizione semplice. Da allora non ha più preso la parola e, per questo, la apprezzano.

Poi sono successe altre cose, come la protesta dei suoi studenti, classe seconda B, che invece di fare le prove Invalsi hanno deciso di scarabocchiare i fogli. Il preside della scuola, Giulio Mannucci, ha accusato i ragazzi di averlo fatto per la notorietà, e ha annunciato che deciderà come rispondere a questa disubbidienza.

"Ci provasse solo", rispondono loro che ieri hanno circondato l'istituto con una catena umana, "per difenderla da una riforma che non vogliamo, un gesto di solidarietà alla scuola pubblica".

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