Strage in discoteca

Il buttafuori: "Il gas era un mix. Forse veniva dal condizionatore"

Il buttafuori: "Il gas era un mix. Forse veniva dal condizionatore"

«Io sono convinto che non si trattasse di spray al peperoncino, ma di altro, forse c'era un'altra sostanza mischiata». Matteo T. è uno dei buttafuori che venerdì sera era alla Lanterna Azzurra. Ieri è stato ascoltato dai carabinieri. Ha visto scene di panico. «Ero lontano dal punto in cui è stato diffuso quel gas - racconta - e non ho visto, ma qualcuno ha spiegato che quel fumo è entrato nel condizionatore». Questo avrebbe amplificato l'effetto della sostanza urticante. «Ho sentito solo questa cosa molto forte che soffocava e faceva venire le lacrime». E poi: «Dicevano che c'erano due giovani incappucciati. Durante i concerti dei rapper pare vada di moda spruzzare questi spray. Con quella sostanza se rimani dentro rimani soffocato». Matteo chiarisce che «tutte le porte di sicurezza erano aperte. Sono uscito - dice ancora - e sono riuscito a farmi strada tra la folla. Poi ho cercato di aiutare due ragazze che erano finite sotto. Per venti minuti ho provato, ma avevo sopra qualcuno anche io. In tanti mi chiedevano aiuto». Quante persone c'erano fuori? «Molte più della capienza, almeno 1.300. E tanti ubriachi». Aspettavano da ore: «Il rapper, invece, sarebbe dovuto arrivare alle 1.

15».

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