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Caccia russi, sfida nei cieli Ue "Mettono a rischio i voli civili"

Da tempo Europa e America accusano Mosca di provocare con sconfinamenti Ora la Nato lancia l'allerta: intercettati 26 jet, senza trasponder sono invisibili

Caccia russi, sfida nei cieli Ue "Mettono a rischio i voli civili"

Un numero insolitamente elevato di missioni di aerei militari russi nei cieli europei ha fatto scattare ieri l'allarme della Nato e missioni d'intercettazione. Non si tratta certamente di una minaccia bellica, perché ciò che è accaduto è l'incremento di provocazioni di routine da qualche mese a questa parte. Ma un avviso di pericolo per la sicurezza dei voli civili è qualcosa di eccezionale e obiettivamente preoccupante. Ed è questo che è accaduto ieri: i jet inviati da Mosca hanno evitato di mantenere contatti con i controllori dell'aviazione civile.

Il comunicato della Nato denuncia l'incremento del numero di voli militari russi che si è registrato tra martedì e ieri nei cieli europei: ben 26 episodi ripartiti tra il Mar Baltico, il Mar Nero e l'Oceano Atlantico settentrionale. Si tratta, come è noto a chi segue gli aspetti militari del braccio di ferro tra Russia e Occidente seguito all'annessione della Crimea da parte di Mosca nel marzo scorso, di provocazioni destinate a testare il livello di reattività della Nato e a dimostrare di essere all'altezza di un eventuale confronto. Nel 2014 gli episodi di questo tipo sono stati in tutto un centinaio, il triplo dell'anno precedente. È però evidente che un aumento così marcato e repentino come quello degli ultimi due giorni rappresenta un minaccioso messaggio, che va interpretato.

Nel dettaglio, negli ultimi due giorni, aerei di diversi Paesi alleati sono decollati da quattro basi per intercettare e identificare quattro gruppi di aerei russi che «manovravano» in formazione in corrispondenza del Mar Baltico, del Mare del Nord e del Mar Nero. Si tratta di quattro Tu-95 Bear H, bombardieri strategici, e quattro Il-78, aerei cisterna. Una formazione volava dalla Russia sopra il mare di Norvegia in spazio internazionale. Sei dei velivoli russi sono tornati indietro verso la Russia, mentre due hanno proseguito a Sud-Ovest paralleli alla costa norvegese. Il bomber e gli aerei cisterna non avevano piani di volo e non hanno mantenuto contatto con il controllo dell'aviazione civile perchè non usavano transponder. «Questo pone rischi all'aviazione civile perchè il controllo aereo non riesce a controllarli». «Quattro sono stati intercettati sul Mar Nero, il 29 ottobre, nel pomeriggio, tra cui due bombardieri Tu-95 Bear-H e due jet d'attacco Su-27. Alle 4 erano ancora operativi nei cieli», si legge nel comunicato Nato. Infine, «molteplici aerei sono stati intercettati sul Baltico, il 29 ottobre, tra cui due MiG-31, due Su-34, un Su-27 e due Su-24. F-16 portoghesi assegnati alla missione di pattugliamento del Baltico sono stati fatti decollare in urgenza e gli aerei russi sono tornati nel loro spazio aereo». Altri sette jet sono stati intercettati il 28 ottobre sempre nel Baltico, alle 2.30 del pomeriggio.

Negli ultimi tempi Mosca attua con regolarità provocazioni militari a livello globale contro la Nato.

Il mese scorso anche al largo dell'Alaska e lungo la costa artica del Canada l'aviazione americana e quella di Ottawa avevano intercettato rispettivamente sei e due jet russi.

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