Cronache

Cagliari come Ventimiglia: "Troppi migranti, aiutateci"

Personale allo stremo, arrivi senza sosta, arretrati che si accumulano. Così all'ufficio stranieri lanciano l'sos

Cagliari come Ventimiglia: "Troppi migranti, aiutateci"

Troppi migranti da gestire, poco personale e un edificio inadeguato al lavoro quotidiano degli agenti di polizia: è questa la situazione dell'ufficio stranieri del commissariato di Cagliari. L'allarme viene lanciato dal segretario provinciale del Sap (sindacato autonomo di polizia) Luca Agati. Una situazione simile a quella che abbiamo documentato a Ventimiglia.

«Dieci giorni fa - spiega il rappresentante sindacale - sono arrivati 1.258 migranti di Frontex. Avevamo già allora un arretrato di mille interviste e di dichiarazioni di migranti che chiedono lo status di rifugiati. Adesso siamo al collasso, non riusciamo più a gestire le pratiche. L'ufficio è composto da 18 poliziotti e 5 civili, ma da noi arrivano un centinaio di migranti al giorno e abbiamo solo due sportelli per le attività e uno per le informazioni». Ci sono inoltre circa 400 notifiche riguardanti gli esiti della commissione che stabilisce sullo status di rifugiato da consegnare. «Ma la cosa più grave - chiarisce Agati - è che a causa del super lavoro non siamo ancora riusciti a inserire nel sistema i nomi di 500 persone espulse. Questo causa notevoli problemi perché se anche uno solo di questi soggetti rientra in Italia, ma pur identificato non risulta essere espulso, è difficile risalire al provvedimento. Così non si può andare davvero avanti. Oltretutto - continua - molto lavoro ce lo danno i minori. Con l'ultimo sbarco ne sono arrivati circa 300. Sono da gestire perché per ognuno di loro c'è una procedura particolare».

Al disagio si aggiunge un altro disagio: la struttura che ospita l'ufficio stranieri cade a pezzi. Ci sono muffa alle pareti, umidità e diversi fascicoli vengono tenuti nei corridoi perché non c'è spazio per archiviarli. L'arredamento è molto vecchio e ci sono sedie sfondate.

«Inoltre - racconta il delegato Sap - sono sbarcati 800 algerini che sono arrivati fuori da Frontex. Per loro è prevista l'espulsione entro 7 giorni perché in Sardegna non abbiamo un Cie. Vogliono la nave pagata perché non hanno soldi e se la devono pagare cercano denaro ovunque. Sarà un caso, ma i furti in questa zona di recente sono aumentati».

Alcuni giorni fa qualcuno ha fatto saltare le centraline e le caldaie di una ex scuola della polizia penitenziaria a Monastir. Alcuni migranti avrebbero dovuto essere collocati proprio, ma ignoti hanno agito per impedire l'ingresso. «La gente si lamenta - conclude Agati - perché iniziano davvero a essere troppi. Noi chiediamo più personale, visto che a Cagliari abbiamo perso 130 poliziotti, una sede adeguata (visto che la dividiamo con tiratori scelti, artificieri e volanti) e condizioni di lavoro più umane».

Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap, non ha dubbi: «Quello che sta succedendo alla questura di Cagliari è ciò che sta accadendo in tutti gli uffici della Polizia di Stato. Siamo al collasso operativo e non ci rassicurano molto le anticipazioni della legge di stabilità perché ci sembrano uno spot elettorale per il referendum del 4 dicembre. Non vorremmo - dice ancora - che accadesse come hanno già fatto, sbandierando di aver assunto nel comparto sicurezza 2.500 uomini e facendo credere che abbiamo avuto un incremento di 2.500 unità quando il saldo è esattamente il contrario. Dovrebbero invece rendersi conto che solo in riferimento all'emergenza stranieri la Polizia impiega 3mila uomini. Questo non era previsto negli organici che sono stati concepiti decine di anni fa.

Siamo sotto, nel comparto sicurezza, di 45mila unità, di cui 17mila solo nella Polizia di Stato».

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