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C'è un comune, in Calabria, dove il Pd si è alleato con i sovranisti

Il comune calabrese tornerà al voto la prossima primavera, così sono partite le trattative per la formazione delle nuove coalizioni. E tra le altre se ne è costituita una ibrida tra Pd, sindacati di destra e i sovranisti di Gianni Alemanno

C'è un comune, in Calabria, dove il Pd si è alleato con i sovranisti

Esiste un posto, in Italia, in cui il Pd è alleato con sovranisti. Quel posto è Vibo Valentia, città calabrese abituata ai più strani trasversalismi e al perenne camaleontismo della sua classe politica. Stavolta, però, potrebbe essere scritta una pagina di storia inedita: il matrimonio tra il Pd e le forze che, a livello nazionale, si riconoscono nella leadership di Matteo Salvini.

Vibo tornerà al voto la prossima primavera, dopo la fine anticipata dell'esperienza amministrativa del sindaco Elio Costa, causata, lo scorso 28 gennaio, dalle dimissioni di gran parte dei consiglieri comunali.

Nelle ultime settimane sono così partite le trattative per la formazione delle nuove coalizioni che si contenderanno la guida di Palazzo Razza, sede del Comune. Il centrodestra, guidato dal senatore e coordinatore provinciale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, ha fin da subito avviato un percorso diretto a costruire un'alleanza larga, di cui fanno parte anche la Lega e alcuni ex consiglieri comunali che hanno detto addio al Pd, aperta ai moderati e ai movimenti civici.

Allo stesso tempo, dall'altra parte della barricata, ha cominciato a formarsi una coalizione ibrida, al cui interno trovano posto i sovranisti di Gianni Alemanno, sindacati di destra e, da ultimo, anche i vertici ufficiali del Pd vibonese. Con ogni probabilità saranno queste le forze politiche che andranno a comporre la squadra del candidato sindaco Stefano Luciano, avvocato ed ex presidente del Consiglio comunale durante l'amministrazione Costa, prima di passare all'opposizione.

Proprio ieri, Luciano ha annunciato ufficialmente la sua candidatura nel corso di un convegno dal titolo “Prove di dialogo per la Vibo del futuro”. E saranno pure semplici prove, ma ha fatto un certo effetto vedere, in platea, i capi del Pd vibonese seduti accanto ai sostenitori locali dell'attuale governo gialloverde.

I dem erano infatti rappresentati dal consigliere regionale Michele Mirabello (tra i principali sponsor del governatore del Pd Mario Oliverio), dal segretario provinciale Enzo Insardà e dall'ex deputato – già renziano – Bruno Censore.
Sono loro i principali animatori di una delle due liste che, in Calabria, sostengono la corsa di Nicola Zingaretti alle primarie del Pd. Ma, evidentemente, per i democratici vibonesi non esistono differenze tra il partito del governatore del Lazio e le forze sovraniste che, a Roma, sono alleate della Lega di Salvini.

I dem di Vibo si accingono infatti a entrare nella stessa coalizione di cui fanno già parte, tra gli altri, Franco Cavallaro, segretario nazionale del sindacato Cisal, l'ex sindaco ed esponente sovranista Nicola D'Agostino e il già parlamentare Francesco Bevilacqua, che vanta un passato nell'Msi e in An e che oggi risulta tra i principali esponenti del Movimento di Alemanno, a sua volta alleato fedele del vicepremier e ministro dell'Interno.

In quella strana platea che ha acclamato Luciano – come ha riportato anche il Corriere della Calabria – erano tutti insieme, appassionatamente.

Chissà cosa ne pensa Zingaretti.

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