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Cambia la "web tax": l'aliquota scende al 3%

Presentato un emendamento in manovra: la web tax scende dal 6% al 3%, escluso l'e-commerce

Cambia la "web tax": l'aliquota scende al 3%

Cambia la web tax. Francesco Boccia (Pd) ha infatti presentato un emendamento alla manovra in commissione Bilancio della Camera per ridurre dal 6% al 3% l'aliquota per le singole transazioni digitali, escludendo però l'e-commerce.

L'imposta sulle transazioni digitalli sarà applicata quindi solo alle grandi multinazionali, i cosiddetti "colossi del web", e non sarà possibile recuperare il credito d'imposta per le imprese che rischiano di subire una doppia imposizione. "Con il 3% su base imponibile diversa incasseremo circa 190 milioni nel 2019", ha sottolineato Boccia, presidente della Commissione Bilancio.

"Attenzione ai pericoli di penalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane con la web tax", avverte per il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, "È una stretta fiscale che può colpire proprio le pmi.

Pur considerando opportuno un intervento sul versante della tassazione della nuova economia digitale, riteniamo doveroso sottolineare i rischi derivanti dall'introduzione di un meccanismo, quello previsto con la nuova web tax introdotta nel disegno di legge di bilancio, che può finire col tradursi in un autogol per l'economia del nostro Paese".

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