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Camilleri avverte Salvini: "Se fossi al suo posto avrei paura di tutto questo consenso"

Lo scrittore dice la sua sul ministro dell’Interno leghista e attacca i 5 Stelle: "Non ho alcuna simpatia per loro"

Camilleri avverte Salvini: "Se fossi al suo posto avrei paura di tutto questo consenso"

"Io sono vissuto tanto da sentire le acclamazioni a Benito Mussolini dalle stesse persone che poi l’appesero […] Attenzione ai grandi consensi irrazionali: è facile passare dalla grandissima passione amorosa all’odio. Al posto di Matteo Salvini avrei paura di tutto questo consenso che viene dagli italiani". Andrea Camilleri, classe 1925, commenta così la lunga luna di miele tra il ministro dell’Interno leghista e buona parte del popolo italiano.

Lo scrittore è stato protagonista della puntata d’esordio della nuova stagione di Circo Massimo (Radio Capital), occasione nella quale ha parlato a tutto tondo, dalla vita privata al suo commissario Montalbano, passando anche per la politica.

Ecco, su questo versante non sono mancati i parallelismi con il ventennio fascista nel quale – dice – "l’Italia rischia di tornarci dentro; ho paura che l’araba fenice possa rinascere, non dalle sue ceneri ma dall’ignoranza".

Poi, il fresco 93enne, parla (e male) anche dell’alleato del Carroccio: "Non riesco a provare nessuna simpatia per il Movimento 5 Stelle. Sono bastati pochi mesi di governo per dimostrare la loro subalternità alla Lega. All'interno non hanno spinta ideale. Di certo non hanno preso provvedimenti di sinistra.

Salvini impera e fa dei diktat, mentre il M5S va a rimorchio".

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