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Camorra, il Riesame annulla ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Luigi Cesaro

I giudici: "Carenza di gravi indizi di colpevolezza". Il deputato di Forza Italia: "Fine di un incubo"

Camorra, il Riesame annulla ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Luigi Cesaro

"È finito un incubo, sono stati anni terribili". Luigi Cesaro, deputato di Forza Italia, commenta così l’annullamento dell’ordinanza di custodia per la quale era stata avanzata la richiesta d’arresto alla Camera. "Sono sempre stato sereno e ho sempre avuto fiducia nella magistratura, quando me l’hanno detto al telefono mi sono commosso. Un calvario che spero finisca, nei miei confronti c’è stata una gogna mediatica indescrivibile", ha aggiunto l'esponente forzista.

I giudici del Riesame hanno accolto la richiesta del legale di Cesaro, avvocato Vincenzo Maiello. Il provvedimento restrittivo, la cui esecuzione era sospesa in attesa della decisione del Parlamento, è stato annullato per carenza di gravi indizi di colpevolezza. L’accusa contestata a Cesaro è di concorso esterno in associazione camorristica e turbativa d’asta. Una vicenda giudiziaria che riguarda presunte irregolarità in appalti del comune di Lusciano (Caserta) dalla quale sarebbero emersi rapporti tra Cesaro e il clan dei Casalesi. I fratelli Cesaro, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero estromesso un concorrente facendo sapere al gruppo camorristico dei Bidognetti di essere disponibili a versare al clan una tangente di importo superiore rispetto a quella proposta dall’altro imprenditore.

I retroscena sulle gare d’appalto furono rivelati ai magistrati della Dda fa due pentiti: Luigi Guida, per anni braccio destro del boss Francesco Bidognetti, e Gaetano Vassallo, imprenditore legato al clan.

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