Politica

La Camusso: "Non mi candiderò in politica"

Susanna Camusso esclude una sua candidatura in politica alla fine del suo mandato alla guida della Cgil. Poi attacca il governo e stronca Pisapia

La Camusso: "Non mi candiderò in politica"

Niente futuro politico per Susanna Camusso. E' la stessa segretaria della Cgil a farlo sapere. "La scelta di non candidarmi- spiega a Ferruccio De Bortoli, che la intervista alla festa della Cgil a Lecce - non è solo personale ma è anche una scelta per la Cgil. Questa non è una critica per chi in passato a fatto la scelta di stare in parlamento, ma ci sono stagioni e stagioni".

Molto critica con la sinistra, troppo divisa su temi cruciali: "Se si chiedesse oggi a brucia pelo 'chi rappresenta le tematiche del mondo lavoro in questo parlamento?' Credo che come minimo la risposta sarebbe un silenzio". E sul tema, a lei caro, insiste: "La sinistra non sente più il bisogno di costruire una sintesi positiva con chi il lavoro ce l'ha e chi non ce l'ha. Citando casualmente un presidente del consiglio di qualche anno fa, con le sue parole d'ordine 'rottamo' e 'con quello non ci parlerò mai', si è creato del rancore a sinistra". Camusso ovviamente si riferisce a Renzi, anche se non lo chiama per nome.

E neanche chi dalla sinistra arriva, come Giuliano Pisapia, ex sindaco di MIlano, può fare molto in questa difficile fase: "Con tutta la stima che ho per Giuliano - chiosa la Camusso - gli chiedo: può provare a dirne una sola e non dieci diverse a seconda della giornata? Questo lo dico come cittadina che vuole tornare ad avere una speranza nella sinistra". Una stroncatura davvero pesante, nei confronti di Pisapia. Ma la Camusso ce l'ha soprattutto con il governo. Su vari temi: pensioni, voucher, tasse, Alitalia...

senza dimenticare l'immigrazione: "L'Italia ha dato una straordinaria prova di egoismo" perché "ci stiamo raccontando che i migranti non arrivano più ma non è vero, perché stanno nei lager dall'altra parte del mediterraneo".

Commenti