Cronache

Una cantante fa il tiramisù più buono del mondo

In 600 provenienti da tutto il mondo. Il premio per il dolce più creativo a una fisioterapista

Una cantante fa il tiramisù più buono del mondo

Treviso - È Diletta Scandiuzzi, 34 anni, cantante lirica, originaria di Treviso, la campionessa della Tiramisù Word Cup 2018, che si è tenuta dal primo al 4 novembre nel trevigiano. Il suo tiramisù, nella ricetta originale - savoiardi, caffè, mascarpone, zucchero, uova e cacao è stato decretato il migliore tra i 600 in gara. Prima le selezioni a Pieve di Soligo, nel trevigiano, poi le semifinali nel centro di Treviso, prima di conquistare il gradino più alto del podio. Ad incoronare la vincitrice, il sindaco Mario Conte. «Il tiramisù ha detto il primo cittadino - è uno dei brand più importanti della nostra città e del nostro territorio. Grazie al campionato mondiale di Tiramisù diamo un respiro internazionale a questo prodotto di eccellenza del Made in Italy. È un'iniziativa in cui crediamo molto e che vogliamo far crescere». Per la ricetta creativa, invece, la campionessa è Francesca Piovesana, fisioterapista di Casier, che nel tiramisù classico ha aggiunto zenzero e cannella. «Mi pare di essere in un sogno ha detto emozionata Diletta è un hobby che mi ha portata fin qua, già essere arrivata in finale era una vittoria».

La rassegna è stata ideata da Francesco Redi, di Twissen, che, per il secondo anno consecutivo, ha portato il dolce italiano più famoso al mondo al centro della sfida. «Ho sempre assaggiato il tiramisù nei miei viaggi all'estero e ad ogni festa che si rispetti è questo il dolce più comune ha detto Redi -. Così, ho deciso di creare una competizione per sapere chi fa il tiramisù più buono al mondo». Il tema conduttore della gara di quest'anno era le «colline del Prosecco», che abbinava il tiramisù ad un altro prodotto eno-gastronomico tipico del territorio trevigiano. È per questo che le selezioni si sono tenute a Conegliano, Pieve di Soligo e Valdobbiadene. Si sono dati battaglia 600 concorrenti, uomini e donne, provenienti da tutta Italia: da Milano a Belluno, da Roma a La Spezia, da Arezzo fino alla Sardegna. E non solo: presenti anche concorrenti da Cina, Canada, Francia e Sudamerica. Come Diani Penso, 43 anni, originaria dal Venezuela. «Ho sposato un veneto ha raccontato e ho dovuto imparare a fare il tiramisù. È diventata poi una mia passione e ho deciso di partecipare alla gara». A partecipare alla manifestazione più golosa dell'anno anche un ex concorrente di Masterchef 3, un ragazzo affetto da autismo accompagnato dalla Fondazione «Oltre il Labirinto Onlus», e due sindaci (uno del comasco e una del trevigiano). A scegliere i 60 semifinalisti sono stati 180 giudici, scelti tra settemila richieste inviate.

Ogni partecipante potrà comunque portarsi a casa, oltre al ricordo e all'emozione, anche il kit del concorrente: un grembiule e un cappello da «chef provetto». E una bottiglia di Prosecco del tiramisù (ideato ad hoc) del marchio Astoria.

In totale sono stati serviti 32mila savoiardi, 183 chili di mascarpone, 4mila uova, 50 chili di cacao, circa 700 chili di zucchero e oltre 23 chili di caffè. E il prossimo anno la gara si farà ancora più interessante.

Perché, oltre al titolo, il campione del mondo potrà guadagnare anche un premio in denaro.

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