Politica

È in cantiere l'auto del futuro: gli americani la fanno in Italia

Verrà prodotta a Gioia Tauro, negli ex stabilimenti dell'Isotta Fraschini, anche per l'abilità degli operai

Gli americani si son presi una cotta per Isotta (Fraschini, la storica auto del primo ‘900). Rime e reminiscenze musicali a parte, gli stabilimenti di Gioia Tauro per i prossimi due anni saranno impiegati nella produzione di un «minotauro» in versione automobilistica: una macchina per metà utilitaria, per metà di lusso, perché il lusso della personalizzazione estetica sarà caratterizzato da una creatività senza precedenti. Autore della impavida invenzione è LCV Capital Management, società di gestione di investimenti, con sede a Pittsburgh, Pennsylvania, che nell'aprile del 2014 ha acquisito da un gruppo di venture capital della Silicon Valley, tra cui Google Venture, una famiglia di brevetti finalizzati alla realizzazione di «autoveicoli innovativi».

Perché in Italia.

La svalutazione dell'euro sul dollaro, manovra finanziaria che doveva essere fatta parecchio tempo fa, sta portando i suoi frutti: gli americani, prevedendo una distribuzione della nuova e tecnologica utilitaria principalmente sul vecchio continente, hanno scelto di produrre direttamente in loco, sfruttando l'euro debole e molto competitivo. Ma perché l'Italia? Tradizione manifatturiera, facilitazioni logistiche (Gioia Tauro è geograficamente strategica per lo shipping), ma soprattutto qualifica dei nostri operai, mediamente più alta rispetto al resto d'Europa.

Perché innovativa.

Ormai si sa, i consumatori sono sempre più esigenti e sempre meno accontentabili. Le carrozzerie monocolori sono demodé , quelle che ritraggono le bandiere nazionali sono antiquate, quelle bicolor con il tettuccio diverso sono superate. La vera innovazione di questa macchina dal nome ancora sconosciuto, sta nella scocca, (vale a dire il principale rivestimento della macchina) leggerissima e personalizzabile. Immaginatevi un'auto bianca da abbellire come meglio credete. La voglio a pois? Accontentato. La voglio in stampa Tartan? Servito. La voglio con le margherite? L'avrai con le margherite. Il segreto è l' europaten , una particolare pittura brevettata da Google Venture. Dopo due anni pensi che i pois siano stati una scelta azzardata e fuori luogo? Nessun problema, chassé , oltretutto low cost . Altra innovazione sarà la vendita: niente concessionarie, ma si punta tutto sull'on-line e su boutique ubicate in mezzo alla città capaci di convincere il probabile acquirente con vere e proprie esperienze sensoriali.

Non solo macchine.

Ma LCV Capital Management, nel piano presentato ieri presso il Centro Studi Americani di Roma, non ha parlato solo di macchine. Buone nuove sono arrivate anche sul fronte finanziario e dei lavoratori. Per la manodopera, infatti, è previsto il reintegro di 400 cassa-integrati per gli stabilimenti della vecchia Isotta Fraschini e altri 300 a Modugno, in Puglia, ex OM Carrelli, ora inutilizzati. In questi dovrebbero essere prodotti dei componenti chiave e gli accordi, ancora in corso di definizione, sono molto vicini dati i buoni collegamenti con Gioia Tauro.

Il progetto finanziario prevede invece di lanciare un bond, in italiano obbligazione, che basandosi sul principio di aggregazione del debito, viene emesso da più società (numero compreso tra 10 e 25) solide, strutturate, ma affette da problemi di natura finanziaria (realtà molto diffusa nel nostro Paese).

La caratteristica fondamentale è che queste società siano merceologicamente eterogenee, in modo tale da calmierare possibili andamenti negativi e avere un rating migliore sul mercato internazionale. «Siamo pronti a partire» ha dichiarato il managing director di LCV, Anthony J.Bonidy, «L'Italia è il paese perfetto per produrre questa vettura che, oltre ad essere altamente ecologica, è tipicamente europea».

E allora Italia strombetta, metti la marcia e vai.

Gli operai in cassa-integrazione per i quali è previsto il reintegro in vista della nuova produzione

Commenti