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Cantone sulla politica: "Di corruzione si parla sempre meno. La sua portata è enorme"

Il presidente di Anac ha sottolineato che la merce di scambio nella corruzione “non consiste tanto nel denaro quanto piuttosto nei posti di lavoro"

Cantone sulla politica: "Di corruzione si parla sempre meno. La sua portata è enorme"

La portata della corruzione in Italia è enorme e ha un radicamento pulviscolare ma purtroppo se ne parla sempre meno”. Lo ha evidenziato il presidente di Anac Raffaele Cantone, parlando alla presentazione del dossier sui casi di corruzione nell'ultimo triennio. Dopo cinque anni Cantone lascerà il suo incarico e tornerà in magistratura.

Il numero uno dell’Anac ha spiegato di aver fatto presente alle apposite commissioni “dell’abbassamento di una serie di regole di cautela nel sistema di legge sugli appalti”. E ha aggiunto di aver notato un disinteresse su questo aspetto. Da un lato i numeri certificano che il nostro Paese ha recuperato 18 posizioni in termini di trasparenza, piazzandosi al 54° posto della classifica stilata da Transparency International, l’organizzazione internazionale che si occupa di corruzione non solo in ambito politico. Dall’altro, però, fra agosto 2016 e agosto 2019 sono state 117 le ordinanze di custodia cautelare per corruzione emesse dall’autorità giudiziaria, legate in qualche modo agli appalti. Sono stati eseguiti arresti ogni 10 giorni. Se invece si esaminano i provvedimenti della magistratura si arriva a 152 casi, ovvero uno a settimana.

Cantone ha spiegato che ci sono molto funzionari e dirigenti corrotti e si registrano 43 politici arrestati nel triennio, 20 dei quali sindaci. Il presidente di Anac ha poi evidenziato che la merce di scambio nella corruzione “non consiste tanto nel denaro quanto piuttosto nei posti di lavoro”. A livello regionale la Sicilia ha il dato più alto per episodi di corruzione, ovvero 28, un numero che è quasi quello di tutte le regioni del nord messe insieme (29). A seguire ci sono il Lazio con 22, la Campania con 20 e la Puglia con 16.

Il 74% dei casi ha riguardato l’assegnazione di appalti pubblici.

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