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Caos a Berlino, Angela prende tempo E ora l'Spd non esclude nuove elezioni

Alta tensione, ma per i sondaggi tornare al voto non conviene a nessuno

Caos a Berlino, Angela prende tempo E ora l'Spd non esclude nuove elezioni

Berlino «E quando Merkel metterà Seehofer alla porta innescando la crisi di governo, voi cosa farete? Si vedrà, per adesso non siamo ancora a quel punto». Nuove elezioni? «Non sono escluse». È pragmatica la risposta che la leader dei socialdemocratici (Spd), Andrea Nahles, ha dato alla televisione tedesca. La verità è che la crisi di governo in Germania non la vuole nessuno: non la cancelliera Angela Merkel che ha impegnato oltre tre mesi per mettere in piedi la sua terza grande coalizione né la vuole la Spd, elettoralmente stremata, finanziariamente debole e politicamente sfiancata dal lungo dibattito interno governo sì-governo no. Anche i cristiano-sociali bavaresi (Csu) del ministro degli Interni Horst Seehofer sembrano aver perso la voglia di fare i castigamatti della politica tedesca. Sondaggi alla mano, le elezioni anticipate non convengono a nessuno: i tre partiti di governo ne uscirebbero con le ossa ancora più rotte dello scorso settembre, quando persero complessivamente il 14% dei voti.

Il cerino acceso resta dunque nelle mani di Seehofer e del governo statale di Monaco guidato da Marcus Söder: con un occhio alle elezioni in Baviera a ottobre, la Csu ha alzato la voce con Merkel promettendo fuoco e fiamme se il governo non permetterà alla polizia di respingere direttamente alla frontiera gran parte dei richiedenti-asilo. Merkel, contraria alla fughe in avanti nel segno del sovranismo, ha invece detto no, promettendo in compenso una soluzione concordata fra gli stati membri dell'Ue, riuniti oggi e domani nel Consiglio europeo a Bruxelles. Il caso della Lifeline, con otto paesi Ue disponibili a farsi carico dei 234 migranti a bordo, dimostra che soluzioni condivise non sono impossibili lo stesso Seehofer ha detto che la Germania darà una mano a condizione che la Lifeline venga sequestrata eppure un accordo che metta d'accordo tutti e 28 i soci europei sembra al di là delle capacità di mediazione di Angela Merkel.

La cancelliera punta adesso a guadagnare tempo nella speranza che la Csu sposti su un tema diverso dall'immigrazione il fuoco della sua campagna elettorale ed eviti di fare cadere il governo. Non è solo lei a chiederlo: il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha invitato Cdu e Csu a discutere «con meno durezza» soprattutto quando si tratta di «problemi risolvibili».

Il premio della sintesi va però al leader dei Liberali Christian Lindner che in un'intervista a Stern ha definito il governatore bavarese ed alleato di Seehofer, Marcus Söder,«un bulletto da cortile della scuola che ai soli fini elettorali sta tenendo in ostaggio la Germania e l'Europa».

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