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Il carburante dei populisti

Il carburante dei populisti

C he cosa pensa di fare Forza Italia con Salvini a quasi otto mesi dal 4 marzo e altri otto prima delle Europee? Lo stato delle cose ricorda la storia creata dal fumettista di George Harriman: la gatta Krazy Kat canta serenate al topo Ignatz il quale però le risponde a mattonate in fronte. Forza Italia considera Salvini contro ogni logica un cugino fastidioso, ma sangue del suo sangue, quello delle mattonate. Salvini, imperatore della comunicazione semplificata, ha progetti chiarissimi: sapendo cantare la musica gradita a un elettorato esasperato e, anche lui, semplificato, sta divorando senza incontrare resistenza, sia la destra illiberale che quella liberale, puntando già che c'è su quella europea. Per capire perché Salvini oggi trionfa basta rileggersi il Discorso sul Carattere degli Italiani di Leopardi, la Colonna Infame di Manzoni, il Pinocchio di Collodi ma anche il Mussolini terminale che disse «il fascismo l'hanno inventato gli italiani, io ci ho messo soltanto la coreografia». Salvini volerà dunque come un razzo finché durerà il carburante del primo stadio, quello dell'immigrazione e della guerra a Bruxelles, sicuro di papparsi tutti fra otto mesi secondo il principio «pas d'ennemis à droite, pas d'amis a gauche», niente nemici a destra, niente amici a sinistra.

Dopo le Europee conta di passare all'annessione della Terra di mezzo a Cinque stelle ma, per quell'epoca, della destra liberale borghese (se questa non si darà una mossa e anche alla svelta) non resterà memoria né rimpianto.

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