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Carrai studia da lobbista per gli F-35

Carrai studia da lobbista per gli F-35

Roma - Non ha nessuna intenzione di darsi per vinto. Sui temi della cybersecurity e dei Big Data, sempre più strategici e fonte di affari, zitto zitto Marco Carrai è rispuntato fuori l'altro ieri alla Camera. La sorpresa è che questa volta il fedelissimo dell'ex premier Matteo Renzi, ha assunto le vesti di lobbista del colosso bellico americano Lockheed Martin. Per credere, basta leggere quello che ha detto.

Diciamo subito che «Marchino», come lo chiamano gli amici, è intervenuto a un seminario dall'eloquente titolo «il pericolo corre in rete», organizzato tra gli altri dal Centro studi americani. La passione di Carrai per la sicurezza informatica risale nel tempo. È ancora vivo nella memoria, tanto per dirne una, il tentativo fatto all'epoca da Renzi di nominare l'amico a capo di una struttura sulla cybersecurity. Nel frattempo, però, tramite le società Cmc Labs e Cys4, Carrai ha continuato a coltivare una passione che si è fatta business. E proprio in qualità di presidente delle due società è stato invitato al seminario.

Nel suo intervento Carrai ha fatto una premessa sulle potenzialità dell'affare: «I dati sono la risorsa più redditizia per quasi tutte le aziende». E qui è partito un lunghissimo e inaspettato riferimento agli F-35, i velivoli da guerra che anche l'Italia di recente ha acquistato in dosi massicce. «L'F-35 è per l'aviazione militare ciò che l'iPhone è stato per i cellulari», ha esordito sul punto Carrai, aggiungendo subito dopo che questo velivolo «è la prima straordinaria macchina volante di raccolta ed elaborazione dati». Ancora, «è un nuovo modello di aereo militare che si basa sui dati, una Tesla elevata all'ennesima potenza». Insomma, un panegirico nei confronti degli F-35, che per inciso sono prodotti dall'americana Lockheed Martin.

Ora, caso vuole che dopo Carrai abbia preso la parola Luigi Piantadosi, top manager per l'Europa proprio di Lockheed Martin. Il quale, ça va sans dire, ha apprezzato l'enorme spot. «Volevo ringraziare Carrai per la pubblicità che ha fatto agli F-35», ha infatti detto il manager del colosso americano, che poi ha lanciato una proposta a Marchino: «Facciamo due chiacchiere, così magari viene a lavorare con noi».

Di sicuro il fedelissimo dell'ex premier non ha minimamente mollato il suo pallino.

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