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Casaleggio in soccorso dell'ex portavoce indagato per estorsione

Pasquaretta scaricato anche da Di Maio cerca uno stipendio nell'azienda del guru

Casaleggio in soccorso dell'ex portavoce indagato per estorsione

Scoppiata la bomba dell'inchiesta della Procura di Torino sulla presunta estorsione dell'ex portavoce Luca Pasquaretta ai danni della sindaca Chiara Appendino, in città sono cominciate a circolare domande, voci, rumors sul prossimo approdo professionale del giornalista. Se Luigi Di Maio, da Roma, non ha preso affatto bene la notizia del processo torinese, e ha chiesto informazioni su possibili altri indagati grillini nel procedimento, lo stesso Pasquaretta sembra non voler abbandonare il carro del M5s. Dopo le dimissioni dallo Staff di Appendino, l'ex capo Ufficio Stampa a Palazzo Civico aveva trovato una sistemazione nella squadra di Laura Castelli, sottosegretario al Mef, da cui è stato appena scaricato. In più aveva incassato una consulenza dall'europarlamentare alessandrina Tiziana Beghin e, non contento, è riuscito ad ottenere un incarico al Consorzio di Bonifica della Basilicata, la sua regione di origine. Indagato per turbativa d'asta anche in riferimento a questa ultima vicenda, per Pasquaretta ora la strada sembra davvero in salita. Restano le intercettazioni in cui minaccia di andare in Procura e «raccontare tutto» per «far venire giù Palazzo Civico». E alcuni consiglieri comunali grillini parlano della consuetudine dell'ex portavoce nell'uso di un linguaggio duro e colorito. Una volta calmata la bufera e abbassata l'attenzione mediatica, si vocifera che al giornalista lucano rimarrebbe ormai una sola carta da giocare: una collaborazione con la Casaleggio Associati. Il percorso, al momento, è disseminato di ostacoli, perché i maggiorenti pentastellati sono molto infastiditi dall'ennesima inchiesta che mette in difficoltà un'amministrazione a Cinque Stelle. Ma resta comunque l'ultima opportunità per rimanere agganciati al carro del grillismo di governo.

Pasquaretta, nei mesi scorsi, e durante il suo periodo alla corte di Chiara Appendino, si sarebbe recato spesso a Milano nei vecchi uffici di via Gerolamo Morone numero 6, allora sede dell'azienda guidata da Davide Casaleggio. E, oltre al figlio del fondatore, vanta la conoscenza di Pietro Dettori, ex dipendente della Casaleggio Associati, adesso a Palazzo Chigi con Luigi Di Maio. Proprio un ruolo simile a quello svolto da Dettori a Milano, social media manager e curatore dei post del Blog di Grillo (ora Blog delle Stelle), sarebbe compatibile con il curriculum e l'esperienza da comunicatore accumulata da Pasquaretta negli ultimi anni.

L'ipotesi di una «riparazione» del portavoce sotto l'ombrello aziendale di Casaleggio Jr. era circolata anche ad agosto, subito dopo l'allontanamento dall'Ufficio Stampa del Comune di Torino. Ma poi era arrivata la sistemazione al Mef a fianco della torinese Laura Castelli.

In città i grillini sussurrano che le porte degli uffici di Milano sarebbero aperte, così come lo erano l'estate scorsa. Anche se attualmente bisogna fare i conti con un forte imbarazzo dello stato maggiore del Movimento nei confronti dell'ex giornalista sportivo.

Ma magari ci penserà il tempo a rimettere tutto a posto.

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