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Cascina rievocazione storica anche con le divise naziste: scoppia la polemica

Cascina rievocazione storica anche con le divise naziste: scoppia la polemica

Una rievocazione storica, con tanto di parata militare, finisce nella bufera a Cascina (Pisa). Il Comune è balzato alle cronache perché è stato il primo conquistato alla Lega in Toscana, nel 2016. A sfilare, il 27 aprile, ci saranno anche i soldati tedeschi della Panzer Division (quelli della Strage di Sant'Anna, 560 morti). Ovviamente è tutto finto, stiamo parlando, appunto, di una rievocazione storica dal titolo "1944, quando passò il Fronte". In programma ci sono due appuntamenti: prima di tutto, a mezzogiorno, l'intervento di uno storico, il professor Federico Ciavattone, e del vicepresidente dell'associazione "Ultimo Fronte 1945", Marco Reali. Nel pomeriggio, poi, l'arrivo nel centro di Cascina di circa 150 veicoli storici della Seconda guerra mondiale.

A Cascina scoppiano le polemiche, che arrivano persino a Roma. Ad accendere la miccia è Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Liberi e Uguali, che attacca il sindaco Susanna Ceccardi (Lega): "Addirittura le SS naziste in parata a Cascina - scrive su Twitter - nei giorni della Liberazione, proprio nei territori in cui la violenza nazifascista fu più cruenta. Ma questi sindaci piccoli piccoli conoscono la Costituzione? Se non la rispettano devono essere destituiti. A casa!". Il locale circolo di Leu fa sapere che, per protesta, manifesterà lo stesso giorno davanti al busto di Comasco Comaschi, un anarchico cascinese ucciso il 19 marzo 1922 a cui è stato dedicato il viale parallelo al corso principale, dedicato a Giacomo Matteotti.

"Grave la decisione della giunta di Cascina di organizzare, nei giorni a cavallo della Liberazione, una parata di figuranti in divisa militare tedesca - scrive su Facebook il senatore toscano Dario Parrini (Pd) -. Quando la sindaca leghista minimizza dicendo che è solo una manifestazione storica e culturale non fa che aggiungere provocazione a provocazione. Chi governa deve saggiamente unire e non scioccamente dividere".

Il sindaco Ceccardi parla di "polemica ridicola, strumentale. Nessuna occupazione nazista a Cascina. Anzi, colgo l'occasione per invitare i cittadini a partecipare a quella che è una manifestazione storica e culturale, senza secondi fini. Parliamo di una rievocazione storica, che è già arrivata in molte città della Toscana e non solo, molte amministrate dal centrosinistra". E ancora: "La Colonna della libertà con i mezzi storici della seconda guerra mondiale passa da San Miniato, Pontedera, Cascina, Pisa, Viareggio, Pietrasanta e La Spezia. Ma chiaramente la
polemica è solo a Cascina perché qui c'è il sindaco della Lega. I sagaci amici della sinistra contestano soprattutto la ricostruzione storica del comando dell'esercito tedesco all'ex pretura di Cascina (interessante iniziativa dal punto di vista didattico, oltreché storico e turistico). Allora, perché non andate a contestare la presenza dei figuranti tedeschi nei film di guerra, nelle
rappresentazioni teatrali, nei musei? - scrive Ceccardi su Facebook - Ma se girassimo un film western a Cascina, Fratoianni e Mazzeo (consigliere regionale del Pd, ndr) si lamenterebbero del reato di apologia di Far West? "Prendiamola a ridere - dichiara Ceccardi - Questa sinistra è oscurantista e mediocre, non mi stupisce che siano sempre più marginali nel dibattito politico attuale".

Sulla polemica interviene anche Edoardo Ziello, assessore cascinese e neo deputato della Lega: "Fratoianni e Liberi e Uguali sono talmente accecati dall'ideologia antimilitarista che vedono parate militari ovunque, anche laddove non ci sono, come in questo caso. È una rievocazione storica, accompagnata dalla presenza di personalità autorevoli e di comprovata fede antifascista". E prosegue: "Effettuare una rievocazione storica, di quel periodo, senza alcun figurante, dell'esercito tedesco, sarebbe come fare un presepe vivente senza la presenza di figuranti vestiti da legionari romani, il che sarebbe alquanto ridicolo. Per questo genere di eventi - prosegue - la demagogia e l’isterismo politico, elementi tipici di Liberi e Uguali, non sono tollerati perché non fanno altro che tentare di gettare delle ombre su un evento genuino che saprà rianimare e rallegrare il corso di Cascina, portando un grande sostegno all’economia cittadina. Economia cittadina che non conosce Fratoianni visto che a Cascina non si vede mai, essendosi fatto eleggere in un collegio plurinominale piemontese. Pertanto, consiglio a Fratoianni, visto la figuretta che ha collezionato, di smettere di attaccare il sindaco di Cascina, inventandosi fandonie e di tornare al presente, rendendosi conto che, ormai, dei fantasmi del passato non si nutre più nessuno".

Il clima a Cascina è davvero incandescente.

Come scrive il Tirreno il vicesindaco, Dario Rollo, durante le celebrazioni del 25 aprile è stato fischiato perché aveva detto che senza gli Alleati i partigiani non avrebbero mai avuto la meglio contro i nazifascisti, aggungendo che gli stessi partigiani si macchiarono di violenze anche dopo la guerra.

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