Politica

Il Cav lancia il No Tax day: "Giù le mani dalla casa"

In una mail ai suoi il Cavaliere va all’attacco: "Devono scendere le tasse sul mattone". E ribadisce l’impegno sui tagli alla spesa pubblica e l’aumento delle pensioni

Silvio Berlusconi (S) al termine della riunione di presidenza di Forza Italia a Palazzo Grazioli, Roma
Silvio Berlusconi (S) al termine della riunione di presidenza di Forza Italia a Palazzo Grazioli, Roma

Berlusconi benedice il «No Tax Day», sprona il partito e annuncia: «Tra poco torno in campo innocente e alla grande». Il Cavaliere manda una mail a tutti i parlamentari, i coordinatori e gli amministratori azzurri per lanciare la prima grande manifestazione contro le tasse sulla casa, prevista il 29 e 30 novembre. «Uno sforzo per dare un segnale chiaro della nostra opposizione», precisa l'ex premier che allega quattro documenti: nota organizzativa, nota politica, nota comunicazione, nota pensioni. La mail era pronta da tempo e s'era deciso di farla partire dieci giorni prima la grande kermesse del 29. Berlusconi, nonostante le cure quotidiane al San Raffaele, viene descritto «di ottimo umore e in grande forma».

Nella lettera il suo attacco al premier è perentorio: «La politica economica del governo Renzi, così come quella dei due governi che lo hanno preceduto, tutti e tre non votati dai cittadini, ha tartassato soprattutto la classe media italiana», che ha sempre votato Berlusconi. Ricetta: riportare la tassazione sugli immobili a livello del 2008: «Allora sugli immobili delle famiglie e delle imprese gravavano circa 11 miliardi di euro di imposte, oggi sono circa 33/34 miliardi». Parola d'ordine: «Gli italiani e le loro case non sono il bancomat del governo. Gli esecutivi devono smettere di alzare le tasse per la loro incapacità di governare, è come se una famiglia potesse spendere e spandere senza ritegno con la certezza di poter aumentare gli stipendi dei propri membri a proprio piacimento. Non è così».

Altro cavallo di battaglia: segare la spesa pubblica: «Diciamo basta agli sprechi e al potere rosso negli enti locali. Destiniamo i risparmi ottenuti alla riduzione della pressione fiscale sulle famiglie, rivalutandone i relativi patrimoni, e rilanciamo il settore dell'edilizia, settore trainante per l'intera economia italiana». I governi dopo Berlusconi invece hanno fatto l'opposto: «In Italia, il passaggio dall'Ici all'Imu prima – con il contestuale e spropositato aumento dei moltiplicatori catastali – e l'introduzione della Tasi poi, sono una patrimoniale sotto un altro nome». Per il Cavaliere «la prima casa, è il rifugio di tutti noi, delle famiglie, è quel luogo caldo e sicuro in cui ritirarsi e riposarsi a fine giornata. È un bene sacro, “spremerla” per coprire le proprie inefficienze e incapacità è, da parte dello Stato, un sacrilegio».

L'ultimo allegato è rivolto ai pensionati cui Berlusconi rivolge un appello: «Dovete andare a votare. Ve lo manda a dire un vostro coetaneo che vi vuole bene, proprio lui: Silvio Berlusconi».

Quindi la promessa, «quando saremo di nuovo, e presto, al governo: aumento delle pensioni minime a 1000 euro per 13 mensilità; niente tasse sulla casa di vostra proprietà; niente tasse sui vostri risparmi; assistenza medica gratuita (impianti dentali gratis e operazione della cataratta gratis); e infine convenienze varie: cinema al pomeriggio e treno durante la settimana gratuiti, bonus taxi e bonus acquisti, veterinario gratuito una volta al mese per i vostri amici a quattro zampe».

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