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Il Cav pensa al referendum su Torino-Lione e reddito

Il progetto di ricorrere ai cittadini su due misure controverse serve anche a stanare il vicepremier

Il Cav pensa al referendum su Torino-Lione e reddito

Pescara - Un referendum sulla Tav (e uno sul reddito di cittadinanza) per mettere Matteo Salvini dinanzi a una scelta di campo definitiva. Si tratta, secondo quanto riferisce l'agenzia Adnkronos, dell'ultima idea di Silvio Berlusconi che, con l'ok di Fratelli d'Italia, potrebbe riportare il leader della Lega nell'alveo naturale del centrodestra o, in caso contrario, obbligarlo a scegliere di salvare il governo e la sua avventura con i Cinque stelle.

L'opzione referendum ha una doppia valenza per il Cavaliere. In primo luogo, si tratterebbe di mettere Salvini dinanzi al fatto compiuto della consultazione sulla Tav da lui spesso evocata dinanzi ai veti grillini. In seconda istanza, questa soluzione permetterebbe a Forza Italia di riprendersi con pieno merito il centro della scena politica con una mobilitazione per un'infrastruttura decisiva per lo sviluppo della nazione. Berlusconi, spiegano fonti azzurre, sarebbe rimasto impressionato dalle due piazze pro Tav di Torino, dove si è radunato quel popolo moderato, quell'«altra Italia» (copyright del presidente degli azzurri) schierata a favore dell'opera. Una simile mobilitazione referendaria potrebbe fare da traino per il partito in Piemonte dove le regionali sono alle porte. L'ex premier, infatti, ha ribadito più volte, l'ultima ieri in un'intervista al Corriere della sera, che il destino del Carroccio è rompere l'alleanza «innaturale» con il M5s e la serie di elezioni regionali (domenica l'Abruzzo, poi la Sardegna e la Basilicata) potrebbe favorire un ricompattamento.

Nulla più della Tav può favorire questo processo, considerato che anche Fdi ha avviato una raccolta di firme per il referendum. Berlusconi, nel suo intervento nella conferenza stampa di ieri a Pescara, ha sottolineato le carenze infrastrutturali dell'Abruzzo. «Non credevo che non fosse stato fatto niente per la ferrovia Roma-Pescara, un viaggio di quattro ore e mezzo, quaranta chilometri all'ora, non è stata allungata la pista dell'aeroporto di Pescara, sono state abbandonate le autostrade del mare: questo marca la nostra assoluta distanza dalla giunta di sinistra che ha sgovernato l'Abruzzo per cinque anni», ha sottolineato. Anche i suoi due colleghi hanno sottolineato la necessità di rafforzare le dotazioni infrastrutturali della Regione e questo è di sicuro un punto dirimente per un centrodestra che voglia continuare a stare insieme. Nello stesso filone si innesta il no al reddito di cittadinanza, bandiera dei Cinque stelle. Berlusconi e Meloni hanno più volte evidenziato le incongruenze del sussidio.

Salvini dovrà comunque riflettere.

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