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Berlusconi ottimista: ​unità più vicina

Il Cavaliere guarda con favore all'implosione dei centristi e lavora al futuro di Fi. Voci non confermate su Toti coordinatore unico

Berlusconi ottimista: ​unità più vicina

Roma - Berlusconi sorride. Osserva la frana in atto nell'Ncd e non può che rallegrarsi in una sorta di «L'avevo detto io. Com'è possibile chiamarsi “centrodestra” e governare con la sinistra?». Una contraddizione che prima o poi doveva esplodere. E in effetti così è. Il Cavaliere passa la giornata a palazzo Grazioli a lavorare al partito, con la convinzione che all'orizzonte ci sono ampi squarci di sereno. L'implosione del partito del suo ex delfino potrà favorire la ricomposizione del centrodestra come va ripetendo da mesi. È Giovanni Toti a sintetizzare il pensiero dell'ex premier: «La riflessione che credo Quagliariello voglia aprire con le sue dimissioni è assolutamente opportuna. È da molto tempo che chiedo agli amici di Ncd di chiarire se, in coerenza con il loro nome, intendono lavorare con noi per ricostruire un centrodestra vincente e convincete nei programmi, oppure il loro obiettivo resta quello della mera sopravvivenza all'interno di un governo a trazione del Partito democratico». E ancora: «Dopo la scelta di Nunzia De Girolamo e la riflessione che si apre oggi con le dimissioni di Quagliariello credo sia assolutamente opportuno tornare confrontarci con tutti coloro che intendono costruire un'alternativa a Renzi a partire dalle prossime elezioni amministrative».

Idem Maurizio Gasparri: «Se ci si definisce Nuovo centrodestra, non si può finire in una condizione di subalternità alla sinistra di stampo social-democratico - aggiunge il senatore - credo che questa sua decisione debba non solo essere rispettata, ma dovrebbe essere considerata, come le precedenti di Mario Mauro e di altri, uno stimolo a guardare al rilancio dell'area di centrodestra alternativa alla sinistra». E il capogruppo Paolo Romani: «Quagliariello ed un'ampia componente del suo partito mettono finalmente in discussione l'appoggio di Ncd al governo di sinistra. Non possiamo che guardare con interesse e attenzione al processo in corso che può rappresentare un ulteriore impulso a quella ricostruzione del centrodestra che Forza Italia da tempo indica come priorità. Un centrodestra a vocazione maggioritaria che vuole rappresentare una reale alternativa di governo ha bisogno di tutte le forze responsabili e di buona volontà. Ripartiamo dalle prossime elezioni amministrative con programmi coerenti con la nostra cultura, i nostri principi, la nostra identità».

Insomma, il cantiere del centrodestra è in continuo mutamento e Berlusconi non si sottrae al compito di fare la sintesi tra le varie correnti per arrivare alla costruzione di «una cosa alternativa alla sinistra». Con lui ancora in campo, ovviamente. Ed è questo il messaggio che vuole dare a tutti i coordinatori di Forza Italia, incontrati a cena a palazzo Grazioli. Li sprona, li motiva, li rassicura che non verranno lasciati soli. Anzi, chiede a ognuno di loro di preparare, nelle rispettive Regioni di competenza, degli eventi politici con un format unico. «E verrò personalmente da ognuno di voi: dalla Val d'Aosta alla Sicilia. In un tour che risolleverà le sorti del partito». L'obiettivo è quello di rianimare Forza Italia e in un certo senso rassicurare tutti visto che erano girate voci sulla volontà del Cavaliere di rimettere mano alla mappa dei coordinatori.

Per ora nessuna decisione in questo.

Come non trovano conferme le voci secondo cui il Cavaliere sarebbe deciso a nominare il governatore della Liguria Giovanni Toti coordinatore unico del partito.

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