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Berlusconi: il mercato in aula porterà male a Renzi

Il Cavaliere non teme nuove fuoriuscite da Fi e va avanti con l'opposizione dura

Berlusconi: il mercato in aula porterà male a Renzi

Roma - Silvio Berlusconi segue a distanza il grande scontro sulle riforme in corso al Senato. Da Arcore, dove continua a lavorare sulla definizione della vendita del 48% delle quote del Milan, si tiene in contatto con Palazzo Madama dove continuano le votazioni sul ddl Boschi. L'indicazione è quella di fare «opposizione dura», anche a costo di subire altre fuoriuscite verso le varie formazioni - verdiniane o alfaniane che siano - impegnate nel soccorso azzurro a Matteo Renzi. Formazioni tra le quali - secondo le ultime voci - potrebbero esserci dei «travasi», visto che ieri l'instancabile corteggiatore Denis Verdini ha messo nel mirino alcuni scontenti di Ncd suscitando più di un malumore nel partito del ministro dell'Interno (con Angelino Alfano molto presente in Aula per scongiurare sorprese).

Berlusconi è convinto che lo spettacolo non certo edificante offerto dal mercato parlamentare e dagli innumerevoli cambi di casacca non sia destinato a portare bene a Renzi. Ad Arcore non è passato inosservato il sondaggio di Euromedia Research secondo cui il «Partito della Nazione», «compagine ad alto tasso di transfughi» secondo Il Mattinale , perderebbe 8 punti secchi rispetto al Pd. Per rimontare, però, bisogna offrire segnali univoci. «Con Berlusconi di nuovo in campo, alleanze vincenti, candidati credibili e un programma mirato a risollevare l'economia e il prestigio dell'Italia, possiamo e dobbiamo vincere» dice Renato Brunetta.

L'idea di fondo è quella di replicare le esperienze vincenti e ritrovarsi uniti, con alleanze quanto più coese e naturali. Ieri, ad esempio, il coordinatore toscano di Fi, Stefano Mugnai, il capogruppo di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e il segretario regionale della Lega Manuel Vescovi hanno convocato una conferenza stampa per sancire l'unità di intenti in vista delle Comunali a Grosseto. Se i dirigenti si incontrano a livello locale continua ad aleggiare il possibile incontro tra Berlusconi e Matteo Salvini e il fatto che entrambi si trovino in Lombardia questo fine settimana ha di nuovo acceso voci sul possibile faccia a faccia tra i due leader.

Sullo sfondo si racconta che Berlusconi abbia molto gradito il regalo fatto dai deputati di Forza Italia (a cui hanno partecipato anche i fittiani): il Digesto , una compilazione di frammenti di opere di giuristi romani realizzata su incarico dell'imperatore Giustiniano dal suo ministro della giustizia, Triboniano. Un'opera che raccoglie i frutti della secolare produzione della giurisprudenza romana. Tra tutte le citazioni particolarmente gradita quella che recita: «Nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali». Una espressione creata dal giurista Ulpiano che si fonda sull'assunto che non possa mai esserci un reato in assenza di una legge penale preesistente.

Un principio di garanzia di cui Berlusconi lamenta da tempo la mancata applicazione nel caso della sua decadenza da parlamentare a causa della legge Severino.

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