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Il Cavaliere pensa alle alleanze. "In settimana vedrò Salvini"

Berlusconi al lavoro anche nel giorno del compleanno. "Il candidato premier? C'è tempo". L'affondo sul M5s

Il Cavaliere pensa alle alleanze. "In settimana vedrò Salvini"

«Salvini? Ci vediamo la prossima settimana come da programma, per dare l'ultima scorsa a quello che sarà il programma del centrodestra».

Silvio Berlusconi scalda le macchine per definire la rinnovata alleanza di centrodestra. Nel giorno del suo 81esimo compleanno riceve una telefonata cordiale da parte di Matteo Salvini. La conversazione dura pochi minuti, il tempo per qualche battuta e per gli auguri di compleanno. Ma anche per proiettarsi insieme verso la grande occasione rappresentata dal voto di primavera e per ribadire al leader leghista che «dobbiamo andare uniti, non possiamo consegnare il Paese ai Di Maio». In realtà non è ancora stata fissata una data per l'incontro, ma non sarà un problema individuare nel calendario uno spazio per un summit da tempo atteso (l'ultima volta Berlusconi e Salvini si erano sentiti per il via libera alla candidatura di Nello Musumeci).

Il presidente di Forza Italia concede qualche battuta a Repubblica Tv che lo intercetta fuori da Villa San Martino mentre si ferma a salutare i sostenitori arrivati a fargli gli auguri di compleanno. L'alleanza, assicura Berlusconi sarà con «Salvini, la signora Meloni e altri partiti del centrodestra che si riconoscono nel programma che presenteremo e nei valori dell'occidente, della cristianità e dell'europeismo». E proprio con la leader di Fratelli d'Italia, Berlusconi si è sentito nella serata di ieri.

«Oggi mi hanno telefonato più di cento persone a farmi gli auguri, e ho parlato anche con Salvini» racconta. «Il centrodestra deve vincere, perché sarebbe una iattura se prevalessero altre forze che sono definite populiste ma che io definirei in un altro modo. Vedendo la simpatia che mi circonda dovunque io vada sono assolutamente convinto che gli italiani abbiano capito che l'unica possibilità di avere un buon governo è di affidarsi non a chi nella vita non ha fatto niente ma a chi nella vita ha fatto tanto e in 10 anni di governo non ha mai messo le mani nelle tasche degli italiani». Sul nodo del candidato premier, Berlusconi non si sbottona. «Vedremo. C'è tempo». In campo resta la possibilità che possa essere direttamente il voto a stabilire il diritto a esprimere il presidente del Consiglio, attraverso la quota proporzionale prevista dal Rosatellum Bis, la nuova legge elettorale che potrebbe essere approvata dal Parlamento. Certo Berlusconi piazza il suo affondo facendo notare su facebook che «per governare serve esperienza». Un messaggio che è inevitabile leggere come la rivendicazione di un diritto. Matteo Salvini, però, evita le consuete schermaglie verbali. «Oggi mi limito a fargli gli auguri, non voglio commentare nessuna frase», taglia corto.

Di certo sia sul fronte forzista che su quello leghista si concorda sull'urgenza di stringere i tempi, soprattutto se la prossima settimana arrivassero conferme sulla tenuta dell'accordo sulla legge elettorale. A quel punto, per non rischiare di disperdere il vantaggio che i sondaggi assegnano al centrodestra, sarà necessario presentare programma e coalizione. E anche discutere in maniera più approfondita dei criteri di scelta dei candidati. Sull'alleanza, peraltro, si vanno sempre più diradando i dubbi e le perplessità europee. Anzi il quadro, dopo il voto tedesco, si sta sostanzialmente ribaltando con il Partito popolare europeo che ora guarda con favore a una alleanza tra Forza Italia e Lega.

Con Berlusconi in funzione di «stabilizzatore» e di garante davanti all'Europa.

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