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Cene e viaggi: è la rimborsopoli dei sindacalisti

Il Sadirs nel mirino dei pm per 600mila euro di spese. E per la Cisl pensionati spunta un Rolex

Cene e viaggi: è la rimborsopoli dei sindacalisti

C'è una nuova rimborsopoli che agita la Sicilia. E non è quella dei politici. Nel mirino dei pm, infatti, ci sono i sindacalisti, specie quelli del sindacato autonomo dei dipendenti della Regione siciliana, il Sadirs. Che sono finiti nelle maglie della procura in 17 con l'accusa di appropriazione indebita per la mancata rendicontazione in modo adeguato, tra il 2011 e il 2012, di una più che ragguardevole cifra: 600mila euro circa. Un gruzzolo non proprio da buttare, speso - legittimamente o meno lo deciderà l'eventuale processo - tra pranzi, affitti, stipendi di collaboratori, rimborsi di missione.

L'avviso di chiusura indagine è arrivato qualche giorno fa. E la storia, passando dalle spese pazze dei politici a quelle dei sindacalisti, sembra non cambiare. Anche se in questo caso, più che di spese pazze, si tratta di mancato rendiconto. Nel mirino infatti ci sono spese di viaggio, anche per il tragitto casa-sede del sindacato, missioni, pranzi, cene di gala, come hanno scritto giornali e siti siciliani. E poi libri e giornali (circa 20mila euro l'anno), omaggi, articoli di cancelleria. E dulcis in fundo, come racconta il Giornale di Sicilia, anche un cellulare da 320 euro, che sarebbe stato rimborsato due volte, a due persone diverse.

Nel mirino sono 17 sindacalisti del Sadirs, sigla autonoma che in Sicilia raccoglie la maggior parte dei dirigenti della Regione siciliana, a cominciare dal segretario generale e tesoriere del sindacato, Fulvio Pantano, che ha dato il via libera ai rimborsi. E che dovrà anche spiegare il perché del transito sul suo conto, attraverso undici bonifici, di 45mila euro. Solo a lui, globalmente, vengono contestati 206mila euro.

Pantano, contattato dal Giornale, si dice tranquillo: «Per quel che mi ricordo non c'è nessuna cena di gala, anzi, di solito in missione pranziamo, a Palermo ad esempio (il Sadirs ha sedi in tutte le province siciliane, ndr) in un panificio con gastronomia. Mai fatto né cene di gala né tanto meno cene elettorali, solo spese legate all'attività sindacale, la benzina, il telefono per lavorare. Nulla di illecito. Mi riservo comunque di essere più preciso quando sarò esattamente cosa mi viene contestato». I legali del sindacato, dal canto loro, sottolineano che i sindacati autonomi sono associazioni private.

Non è il Sadirs il primo sindacato finito nel mirino in Sicilia per la rimborsopoli. Già il Siad, il sindacato autonomo dipendenti, era finito nei guai per 60mila euro. Ed è di questi giorni l'interrogatorio del segretario della Fnpr Cisl (pensionati) siciliani, Alfio Giulio: troppi pranzi e cene. E pure un Rolex da 6.

200 euro, regalato pubblicamente al segretario uscente.

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