Politica

Il centrodestra prepara l'offensiva nelle piazze

Meloni guida la protesta: "Via alla raccolta firme domenica prossima"

Il centrodestra prepara l'offensiva nelle piazze

Roma - La battaglia, tutta politica, sullo ius soli sta diventando il reagente più efficace per sondare alleanze elettorali prossime venture. La sinistra del Partito democratico lo vuole portare in aula prima della fine dell'anno. Dicono deve essere prova di buona volontà per ricompattare tutto il centrosinistra in vista del prossimo turno elettorale. E il centrodestra fa altrettanto. La battaglia contro lo ius soli diventa la prova del nove per verificare la compatibilità elettorale. Su questo fronte il primo gesto, o meglio quello più eclatante, lo ha fatto Giorgia Meloni. Il leader di Fratelli d'Italia ha chiamato a raccolta tutte le forze di centro-destra per manifestare domenica prossima. «Il 26 novembre saremo in tutte le piazze d'Italia per raccogliere le firme contro questa follia». La Meloni sulla sua pagina Facebook non si limita ad annunciare l'iniziativa, bensì lancia un appello ai potenziali alleati alle prossime elezioni. E il motto rivolto a Berlusconi e Salvini è semplice: «Mobilitiamoci insieme». E la risposta non potrà che essere positiva. Già nei giorni scorsi, infatti, Renato Brunetta e Paolo Romani hanno sgombrato il campo da dubbi al riguardo. «Lo ius soli? Mai e poi mai» annuncia lapidario il capogruppo degli azzurri alla Camera. Mentre il suo omologo a Palazzo Madama annuncia battaglia parlamentare e ostruzionismo a oltranza: «La cittadinanza italiana non può essere oggetto di scambio politico». Romani si riferisce ovviamente all'esca lanciata dal Pd a Sinistra italiana e Mdp per testare la possibilità di un'alleanza elettorale in vista del voto. «Il tema dell'integrazione nella comunità nazionale necessita riflessione e approfondimento, non calcolo politico-elettorale».

I dati Istat più recenti (al primo gennaio di quest'anno) dicono che in Italia risiedono oltre 3, 7 milioni di stranieri non comunitari. E che un'eventuale legge sullo ius soli aprirebbe il diritto di cittadinanza italiana a circa 800mila persone. Anche alla Lega non hanno dubbi. «Il dibattito sullo ius soli a sinistra - commenta Roberto Calderoli - è a dir poco surreale. Soprattutto è surreale questa smania di approvarlo entro la fine della legislatura. Oltretutto è sufficientemente inutile visto che già adesso concediamo la cittadinanza a quasi 200mila immigrati l'anno. Più di ogni altro Paese europeo». Il tema centrale nella battaglia politica del centrodestra deve rimanere la tutela degli italiani. A iniziare dal lavoro e dalle pensioni. «Per noi - commenta Maurizio Gasparri - vengono prima gli italiani. E Forza Italia condurrà in parlamento una battaglia serrata. D'altronde il Pd al Senato non ha i numeri per far passare lo Ius soli.

E se dovessero mettere la fiducia anche su questo, siamo pronti a raccogliere le firme per un referendum abrogativo, che seppellirà questa norma con la forza della democrazia».

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