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Cesaro indagato per voto di scambio Forza Italia contro l'avviso di garanzia

«Ci sono le elezioni, nessuna sorpresa». Nei guai anche il figlio del deputato

Cesaro indagato per voto di scambio Forza Italia contro l'avviso di garanzia

Napoli A quarantré giorni esatti dalle elezioni politiche, è stato notificato un avviso di conclusione indagini per voto di scambio al deputato di Forza Italia Luigi Cesaro, a suo figlio Armando, consigliere regionale della Campania, e a Flora Beneduce, anche lei rappresentante azzurro nel parlamentino campano. I fatti contestati agli esponenti forzisti risalirebbero al 2015, in occasione delle consultazioni regionali.

Tra gli episodi su cui la magistratura di Napoli ha deciso di indagare per quasi tre anni, ci sono la presunta raccomandazione di un praticante avvocato, per entrare in uno studio legale, che Cesaro avrebbe promesso ad un elettore in cambio di voti per il figlio, ma anche il pagamento di abbonamenti ad alcuni elettori presso la piscina di Portici (in provincia di Napoli) di proprietà dei Cesaro. Non è stato contestato invece alcun passaggio di danaro dalla Procura partenopea.

Durissima la reazione del coordinamento regionale di Forza Italia: «Ormai non sorprendono più gli interventi giudiziari alla vigilia di consultazioni elettorali. Né ci meravigliamo più nemmeno di fronte al doppiopesismo giudiziario che, nel caso di esponenti della sinistra, sorvola su alcune vicende che hanno avuto vastissima eco anche nazionale si legge nella nota e conclude con celerità encomiabile procedimenti inerenti ipotesi accusatorie analoghe». «Forza Italia non si lascerà in alcun modo intimidire da simili iniziative e lotterà per evitare che il libero consenso dei cittadini possa essere condizionato o inquinato da interferenze giustizialiste, a difesa del principio costituzionale della sovranità popolare», conclude il comunicato.

Su Facebook è invece lo stesso Armando Cesaro a commentare: «Quando si ha la coscienza pulita si affronta tutto con serenità ha scritto . Io ho fiducia nella verità, che presto o tardi arriva. Per tutti».

Numerosi gli attestati di solidarietà da parte dei colleghi di partito. «Siamo certi che gli amici di partito ne usciranno a testa alta», ha commentato l'europarlamentare Fulvio Martusciello. «Spiace conclude che ciò accada a una settimana dalla presentazione delle liste, ma questo non cambia nulla». Parla di «assurda tempistica giudiziaria» il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. «La solita giustizia ad orologeria che gioca da decenni un ruolo politico nel dibattito pubblico di questo Paese. Gli italiani il 4 marzo giudicheranno anche questo».

Severino Nappi, responsabile nazionale Forza Italia Politiche per il Sud, sottolinea: «Una volta si diceva che il giudice non soltanto deve essere imparziale, ma deve anche apparirlo. Anche per questo occorre equilibrio nell'esercizio dell'azione giudiziaria.

Sono certo della limpidezza della condotta degli amici Beneduce e Cesaro».

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