Politica

«Che bello, ceneremo da soli e senza scorta»

La «pensione» di Michelle: una casa nuova. E quella di Barack: una scuola per leader

Roma E adesso, che farete da grandi? Barack Obama pensa a una scuola per futuri leader: «Ci stimola la possibilità, attraverso il centro Presidenziale, di assumere talenti in tutto il mondo, giovani che aspirano a diventare politici, giornalisti, registi o musicisti, e portare avanti con loro un programma di giustizia sociale, fornendo strumenti, reti e risorse per andare in una direzione migliore». Michelle si accontenta di meno: «Vorrei fare una passeggiata con mio marito senza avere venti macchine con i cecchini sempre intorno. Ora se dico andiamo a cena, siamo almeno in cento».

In esclusiva per l'Italia, su Chi l'intervista a due voci alla coppia presidenziale, un bilancio non politico di otto anni alla Casa Bianca. «I ricordi più cari, quelli che rimangono - dice Barack - alla fine sono quelli familiari. Le notti estive passate con le ragazze a far correre i cani sul prato, parlando con loro e ascoltandole, cercando di far muovere Bo perché, quando faceva molto caldo, se ne stava seduto. E poi stare sul tetto a guardare i fuochi d'artificio del 4 luglio; il giorno del compleanno di Malia, con tutti i suoi amici».

«Otto anni sono tanti se ti guardi indietro», gli fa eco la First Lady Michelle. «In fondo è l'infanzia delle nostre figlie, per Sasha quasi tutta la sua giovinezza». Il presidente la interrompe: «Ricordi il primo viaggio che abbiamo fatto tutti insieme? Siamo andati in Russia e Sasha indossava il suo trench». «Sembrava un piccolo agente segreto», gli fa eco Michelle». «Aveva otto anni», continua Barack Obama «e se ne andava in giro per il Cremlino in trench». «Sì, tutti le chiedevano Who are you?, Chi sei?», dice ridendo la First Lady. «Era il loro primo vero viaggio internazionale, quelli in cui si dorme in aereo e, quando ti alzi, devi ancora viaggiare. Malia aveva una faccia che diceva: non mi sono mai sentita peggio in vita mia!. E io: Ecco, questo è il jet lag, tesoro».

Il trasloco è vicino, si può pensare al futuro. «Abbiamo vissuto esperienze straordinarie, ora potremo fare cose normali. Avrò più occasioni per parlare con i giovani e meno restrizioni», spiega Mr President. E la First Lady: «Mi piacerà molto preparare una casa nuova».

MSc

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