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Ci sono i profughi, Schulz resta al suo posto

Secondo gli accordi tra Popolari e Socialisti, Martin Schulz avrebbe dovuto lasciare la poltrona di presidente dell'Europarlamento a un uomo del Ppe ma potrebbe restare al suo posto per affrontare l'emergenza profughi e mantenere intatta la stabilità europea

Ci sono i profughi, Schulz resta al suo posto

Martin Schulz potrebbe approfittare dell’emergenza migranti per tenersi la sua poltrona. Secondo gli accordi del 2014 tra Popolari, Socialisti e liberali la presidenza del Parlamento Europeo sarebbe dovuto passare ad uomo del Ppe a metà legislatura.

Due anni fa, infatti, nacque una “grande coalizione” e si decise che Jean-Claude Junker avrebbe guidato la Commissione Europea, mentre Schulz fu ricompensato con la carica che ricopre attualmente e che vorrebbe mantenere fino al giugno 2019. Secondo Libero sarebbe proprio Junker a premere per una sua riconferma per mantenere intatta la stabilità delle istituzioni europee in un momento di emergenza come questo, con la Brexit ancora da attuale, la crisi economica che avanza e gli arrivi di profughi che non si fermano. Anche dal vertice Euro-Mediterraneo di ieri tenutosi tra Italia, Francia e Grecia è arrivato l’ok a tale ipotesi anche per non riaprire il risiko delle nomine europee.

Se Schulz lascia, allora anche Donald Tusk, presidente del Consiglio Ue, deve abbandonare la sua carica, fanno sapere da Palazzo Chigi.

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