Politica

«Cipriani», chef italiano scomparso a New York

Zamperoni è stato visto l'ultima volta sabato L'allarme dato dai colleghi lunedì mattina

Valeria Robecco

New York Chi lo conosce lo descrive come una persona puntuale, seria e metodica. È per questo che da quando non sono più arrivate sue notizie, colleghi e amici si sono allarmati rivolgendosi immediatamente alla polizia. Andrea Zamperoni, 33enne chef del prestigioso ristorante Cipriani Dolci di New York, ha terminato il suo turno sabato sera intorno alle 22, ma lunedì non si è presentato al lavoro, così Fernando Dallorso, manager del locale a Grand Central Station, nel cuore di Manhattan, ha avvertito le forze dell'ordine. Anche perché il giovane originario di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, è solito «chiamare anche se ha un minuto di ritardo», come spiega l'aiuto cuoco, Manuel Ignacio Albo.

Sin da subito i colleghi del ristorante sulla balconata che domina la storica stazione newyorkese hanno collaborato con gli agenti, anche aiutandoli a stampare e distribuire volantini con la foto di Andrea, sperando che qualcuno possa dare notizie di lui. L'inquilino con cui divide la casa nel Queens dice che domenica mattina verso le 2.30 è salito su una vettura Uber, mentre la polizia fa sapere che Zamperoni è stato visto l'ultima volta lunedì intorno a mezzogiorno nel suo appartamento sulla 74esima strada a Elmhurst, nel Queens. Da quattro giorni, però, non risponde a chiamate o messaggi e le sue carte di credito non sono state utilizzate.

«Il passaporto è ancora nel suo appartamento, e lui è qui con un visto di lavoro. Come può essere andato via senza i suoi unici documenti?», si chiede Ignacio. «Andrea è molto vicino sia alla madre che al fratello, si parlano tutti i giorni - continua - All'improvviso, lunedì, lei mi chiama domandandomi dov'era suo figlio». Il giovanissimo sous chef italiano, Mattia De Nicola, racconta invece che con Zamparoni sono «stati un paio di volte a mangiare qualcosa dopo il lavoro».

Tutti parlano di lui come di una persona incredibilmente seria e professionale. Fino a un mese fa viveva nelle case a Brooklyn che Cipriani mette a disposizione dei dipendenti appena arrivati a New York. Poi si è trasferito in una stanza nel Queens, ma il suo inquilino dice che essendo lì da poco non lo conosce bene.

Zamperoni lavora nel locale di Grand Central da circa un anno, ma è nel gruppo dal 2008. È stato a lungo in uno dei ristoranti di Londra, dove abita il fratello gemello, anche lui dipendente Cipriani, che da ieri è a New York per aiutare nelle ricerche. «Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse capitare proprio alla nostra famiglia», commenta dall'Italia la madre, una delle prime a capire che qualcosa non andava quando il figlio domenica ha saltato la telefonata quotidiana. Arrigo Cipriani, patron dell'Harry's Bar, si dice «preoccupato»: Andrea è «uno di famiglia».

Ritiene la sua assenza «inspiegabile», e un «grande dolore», ma «esclude che lo chef avesse problemi personali».

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