Politica

Cittadinanza agli stranieri Il centrodestra pronto alla battaglia del Senato

Primo sì della Camera allo ius soli. Gasparri (Fi): legge demagogica. Salvini (Lega): una schifezza

RomaAl Senato non passa lo straniero. È la promessa del centrodestra. Lega e Forza Italia affilano le armi in vista della battaglia sullo Ius Soli a Palazzo Madama. Ieri la Camera ha approvato la riforma della disciplina sulla cittadinanza tra le urla di protesta levate dai banchi del Carroccio e lo sbandierare di cartelli con la scritta: «La cittadinanza non si regala». Ora la battaglia si sposta in Senato dove il centrodestra auspica di riuscire almeno a correggere il testo in modo da imporre un ulteriore passaggio alla Camera. I numeri della maggioranza che sostiene la riforma della cittadinanza però, anche se ridotti rispetto a Montecitorio, sono più che sufficienti per far passare il testo anche in Senato. «La sinistra ha approvato una legge assurda e demagogica che fa il paio con lo scafismo di Stato praticato da Renzi e compari - denuncia il vicepresidente del Senato, l'azzurro Maurizio Gasparri - Ci opporremo con forza a questo stravolgimento del diritto che nulla ha a che vedere con l'integrazione già ampiamente prevista dalle nostre generose norme. È una legge razzista ai danni degli italiani». Ancora più duro il commento del leader leghista Matteo Salvini, al quale il deputato socialista Marco di Lello primo firmatario della legge ha ironicamente inviato una sua foto con un Cicciobello nero in braccio. «Una schifezza - ha tagliato corto Salvini - La cittadinanza in omaggio come un biglietto del luna park per qualche milione di persone».

Ma nonostante l'impegno delle opposizioni il provvedimento alla Camera è passato a larga maggioranza con 310 sì. I grillini si sono astenuti, «no» per Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia con l'eccezione di Renata Polverini, che ha motivato il suo voto in dissenso dal gruppo spiegando che ritiene giusto dare la cittadinanza ai tanti giovani che compiono un ciclo di studi nel nostro Paese.

«La maggioranza che ha votato questo testo non è una maggioranza politica - accusa Barbara Saltamartini, Lega -. Il premier Renzi per risolvere un problema interno al Pd svende la nostra cittadinanza sulla pelle degli italiani. È una vergogna». Una legge per diventare cittadini italiani c'è gia, afferma Cristian Invernizzi che ha annunciato in aula il voto contrario del Carroccio, e parla di «un massacro della nostra cultura e delle nostre tradizioni». La Lega, assicura, sta già pensando ad un referendum abrogativo. È toccato a Khalid Chaouki, nato a Casablanca e cresciuto in Italia, esprimere la soddisfazione del Pd per l'approvazione di un provvedimento definito «un tassello fondamentale per il futuro del nostro Paese dopo 23 anni di attesa, una norma di civiltà che riconosce a chi è nato e cresciuto nella penisola di potersi finalmente riconoscere cittadino a pieno titolo». Il testo introduce due novità sostanziali lo Ius soli e il cosiddetto Ius culturae . E se il Senato approverà il testo senza ulteriori modifiche sarà possibile diventare cittadini italiani per tutti i bambini (comunitari ed extracomunitari) che nascono in territorio italiano.

Almeno uno dei due genitori dovrà però possedere un permesso di soggiorno di lungo periodo.

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