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Nelle telefonate spunta Sel: "Cinquemila euro per Tarzan"

Il clan va in soccorso del leader del movimento per la casa in difficoltà: "Gli facciamo un regalino"

Nelle telefonate spunta Sel: "Cinquemila euro per Tarzan"

Roma - Andrea Alzetta, detto «Tarzan», il leader del movimento per la casa eletto consigliere comunale a Roma con una valanga di voti come indipendente nelle liste di Sel, era in difficoltà economiche dopo essere stato estromesso dal Consiglio comunale in virtù della legge Severino a causa di una vecchia condanna. Aveva anche problemi di salute. Ecco, dunque, arrivare in suo soccorso il clan di Carminati, con un aiutino pronta cassa.

C'è anche questo nelle migliaia di pagine di intercettazioni dell'inchiesta sulla mafia romana. La conversazione captata lo scorso 17 novembre dalle microspie piazzate negli uffici di via Pomona, nella sede del consorzio Eriches 29, tra l'ex Nar Massimo Carminati, il suo amico Emilio Gammuto, Salvatore Buzzi e la sua segretaria - quella Nadia Cerrito che ha raccontato agli inquirenti come era solita preparare per conto del suo capo le mazzette da consegnare ai politici - dimostra come gli appartenenti al clan di Carminati fossero pronti ad aiutare chi si trovava in difficoltà.

«Tarzan - dice Buzzi a Carminati - è un ex consigliere comunale, Andrea ti mando questo messaggino gli devi fa, gli regaliamo 5mila euro praticamente». La discussione si sposta sul fatto che Alzetta è stato escluso dal Consiglio comunale sulla base della stessa legge che ha fatto decadere l'ex premier Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. Buzzi racconta che poiché nessuno lo ha aiutato, «Tarzan» è andato dal vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, ed ha ottenuto una ricerca per l'emergenza abitativa, commissionata però da una cooperativa a corto di fondi.

Buzzi racconta a Carminati di avere chiesto ad Alzetta se avesse bisogno di soldi, ma di aver ottenuto una risposta negativa: «Ieri, però, mi ha chiamato - spiega il ras delle coop - è uscito dall'ospedale e non c'ha proprio più una lira». E propone: «Gli facciamo recupero di acconto 5mila». E conclude dando disposizioni alla segretaria di fargli subito un bonifico.

«Ce sta tutto - dice Buzzi - Ritenuta d'acconto, la mettiamo per emergenza abitativa, la mettiamo da qualche parte in modo che a lui, poi mi dici, i soldi netti che gli arrivano e gli mando un messaggino».

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