Economia

Consob si mette a caccia di chi rastrella Mps La pista dei big stranieri

Dopo le rassicurazioni del premier l'Authority indaga sullo strappo del titolo in Piazza Affari Rispunta l'ipotesi Bnp e Santander

Consob si mette a caccia di chi rastrella Mps La pista dei big stranieri

Dopo una settimana di passione in Borsa per il Monte dei Paschi di Siena, la Consob ha reso noto di aver avviato, sin da lunedì scorso, accertamenti sull'andamento del titolo dell'istituto senese nonché su quelli delle altre banche italiane. Dalla Commissione guidata da Giuseppe Vegas sono partite richieste agli operatori, italiani ed esteri, più attivi ed è stata avviata la cooperazione internazionale con altre autorità di mercato. Le verifiche sono in corso per accertare se vi siano stati abusi di mercato.

Ieri il Monte ha recuperato un ulteriore 2,7% a 0,75 euro al termine di una seduta in altalena fra un massimo di 0,87 euro (+19%) e un minimo di 0,67 (-8,2%). La speculazione al ribasso sui timori di una stretta della Bce sulle sofferenze aveva determinato pesanti ribassi nei primi tre giorni dell'ottava (-14% e -22%), parzialmente recuperati giovedì scorso (+43%) grazie all'intervento del premier Matteo Renzi che, in un'intervista al Sole, aveva pubblicamente garantito sulla solidità dell'istituto tranquillizzando i mercati. E sui crediti non performing, Siena sta continuando a intervenire: ieri ha reso noto di aver cartolarizzato un pacchetto di mutui da complessivi 1,6 miliardi, la cui tranche principale ha ricevuto un'ottima accoglienza sul mercato.

Il sospetto che si rincorre in Piazza Affari, tuttavia, è che operatori «amici» di Palazzo Chigi si siano attivati in acquisto facendo riprendere quota alle azioni di Rocca Salimbeni che dai minimi di mercoledì scorso hanno comunque recuperato il 47% circa. Non a caso, proprio mercoledì scorso Davide Serra, creatore del Fondo Algebris e storico finanziatore della Leopolda, aveva annunciato di aver iniziato a scommettere sulla ripresa di Mps. «Sto iniziando a investire sul debito del Monte dei Paschi, sui subordinati e sul debito senior perché la banca è solida», aveva dichiarato. La Consob, quindi, sarà chiamata a verificare la liceità delle vendite e degli acquisti. Tanto più che la «sponsorizzazione» da parte della Presidenza del Consiglio ha rafforzato ulteriormente il tandem al vertice del Monte: il presidente Massimo Tononi e l'amministratore delegato Fabrizio Viola. Quest'ultimo, ieri pomeriggio, si è dichiarato «particolarmente felice» per gli attestati di stima istituzionali.

Un Monte dei Paschi «garantito» dal governo è anche una banca che farà meno fatica a trovare un partner. Ieri al novero delle pretendenti si è aggiunta anche la spagnola Santander. In Spagna il dossier Mps sarebbe sui tavoli ormai da qualche giorno e ci sarebbero stati anche alcuni contatti informali. Il gruppo presieduto da Ana Botín è una vecchia conoscenza senese: furono proprio i baschi nel 2007 a cedere al Monte la Banca Antonveneta per oltre 10 miliardi, originando tutti i patimenti senesi. Da tempo, inoltre, si mormora di un interesse francese di Bnp Paribas, già alla prese da un decennio con la gestione di Bnl.

Sarebbe della partita anche Ubi Banca, «sollecitata» in quanto italiana a una fusione amichevole, dopo che Bpm si è avvicinata a grandi passi al Banco.

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