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Conte leader al posto di Di Maio? Aria di rivoluzione nei 5 Stelle

Il limite dei due mandati non farebbe ricandidare Di Maio e il gradimento verso il premier è sempre più alto. C'è chi apprezza la sua immagine di leader pacato, in controtendenza rispetto a Matteo Salvini ma anche ad altre personalità del Movimento 5 Stelle

Conte leader al posto di Di Maio? Aria di rivoluzione nei 5 Stelle

Giuseppe Conte potrebbe sostituire Luigi Di Maio alla guida del Movimento 5 Stelle? È questa l'ipotesi che inizia a circolare fra le stanze del Movimento. Le prossime elezioni politiche potrebbero essere fra qualche mese come a fine legislatura. Ma una cosa è certa: molti deputati e senatori non potranno ricandidarsi. Il limite dei due mandati è una certezza per i pentastellati. E a meno di clamorose modifiche al regolamento grillino, il partito chiederà che molte personalità non si candidino di nuovo: e il primo è proprio Di Maio.

E se la popolarità sul web e nei sondaggi conta (come ha sempre contato per il Movimento), allora il nome di Giuseppe Conte rappresenta non solo una novità, ma un'ipotesi sempre più accreditata come possibile guida del partito come sfidante di Matteo Salvini alle prossime elezioni. Come spiega La Stampa, "secondo gli ultimi sondaggi di Emg, il gradimento nei suoi confronti, arrivato al 46 per cento, è ormai superiore a quello di Di Maio, fermo al 43, e sfiora il leader leghista che raccoglie il plauso di 49 italiani su 100". Inoltre, a molti pentastellati piace che vi sia continuità al governo.

Come spiega Sergio Battelli, tesoriere dei 5 Stelle, l'immagine di "leader silenzioso, pacato, fermo, piace a noi e agli italiani". "È lui che riesce ad arginare gli eccessi dei leghisti quando, come spesso accade, Salvini si spinge oltre gli accordi sanciti dal contratto", conclude il tesoriere. Ed è una conferma importante del suo ruolo di "anti-Salvini" alle prossime elezioni. Idea che piace anche al senatore Gianluigi Paragone: "Non butterei via l'esperienza che ha maturato da presidente del consiglio".

Ma bisognerà capire se a vincere sarà la linea governista di Conte o quella più radicale e di "lotta" voluta da Roberto Fico e Alessandro Di Battista, che a dicembre dovrebbe tornare in Italia dal suo buen retiro americano.

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