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Conte prova a ricucire: "Con la Francia amicizia salda'

Il premier vuol ricucire con la Francia: "Amicizia salda a dispetto del dibattito. Sui migranti servono soluzioni condivise"

Conte prova a ricucire: "Con la Francia amicizia salda'

"A dispetto del dibattito" il rapporto tra Italia e Francia non è in discussione e resta saldo. Mentre i vicepremier attaccano da giorni la politica di Emmanuel Macron soprattutto sulle relazioni con l'Africa e il tema migratorio, Giuseppe Conte prova a ricucire con Parigi.

"In un momento in cui l'Europa sta attraversando una fase particolarmente critica, schiacciata sotto il peso dei flussi migratori e incapace di esprimere una strategia politica condivisa e solidale, è legittimo interrogarsi sull'efficacia delle politiche globali che stiamo perseguendo sia a livello di Unione Europea sia a livello di Stati singoli", dice il presidente del Consiglio, "Questo non vuol dire mettere in discussione la nostra storica amicizia con la Francia, nè tantomeno con il popolo francese. Questo rapporto rimane forte e saldo a dispetto di qualsiasi discussione politica. Ma quel che sta accadendo nel Mar Mediterraneo, con le tragedie e la difficoltà di realizzare un approccio strutturale al tema della regolazione e della gestione dei flussi, ci impone di allargare lo spettro della nostra riflessione".

Per Conte si tratta quindi di un dibattito da campagna elettorale che "può costituire, per le forze politiche europee, una buona occasione per confrontarsi su temi e questioni di politica europea ed estera, anche se questi rimettono a scelte operate in epoche ormai lontane". Ma sul tema dei migranti "continueremo a lavorare con le istituzioni di governo francesi - oltrechè con le istituzioni europee e con gli altri Paesi - fianco a fianco, nelle varie sedi istituzionali, per trovare soluzioni condivise".

Di certo però l'Europa deve "battere un colpo e intervenire coralmente per sostenere più adeguatamente lo sviluppo economico e sociale dei Paesi africani".

"Tra gli strumenti utili a perseguire questo obiettivo vi è il Trust Fund per l'Africa, il cui finanziamento risulta del tutto inadeguato", sottolinea il premier italiano, "Occorre impiegare maggiori risorse e dedicare maggiori energie a un Continente che deve essere messo in condizione di esprimere appieno le sue enormi potenzialità".

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