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Tra controlli e allerta Dover è al collasso Code infinite ai varchi

Attese fino a 15 ore al valico tra Inghilterra e Francia. Strade bloccate, persone infuriate

Erika Orsini

Londra Non passate da Dover, se potete. Nel caso invece foste costretti a farlo, rassegnatevi ad attendere in fila anche per quindici ore. Munitevi di cibo, acqua, giocattoli per i bimbi e infinita pazienza. Le tanto sospirate vacanze sono iniziate così, per i molti inglesi che da venerdì hanno deciso di oltrepassare i confini della Francia passando per il porto di Dover. Dopo i recenti fatti di Nizza, i controlli alla frontiera sono stati rafforzati e i tempi di attesa sono diventati estremamente più lunghi. Tanto da paralizzare il traffico su parte della superstrada A20 che da Londra arriva fino al condine con la Francia. Dato che i rallentamenti sono destinati a durare ben oltre il weekend gli automobilisti sono stati invitati a intraprendere itinerari alternativi oppure a cambiare almeno in parte il programma di viaggio scegliendo di arrivare in Francia con un traghetto. Scelta quest'ultima peraltro non facile dato che solitamente le vacanze si prenotano con largo anticipo per ottenere dei prezzi migliori anche sui mezzi di trasporto. La polizia ha spiegato che i rallentamenti sono stati causati dall'eccezionale volume di traffico vacanziero e dal rafforzamento dei controlli di sicurezza ai confini, ma l'autorità portuale di Dover ha sottolineato che nella notte di venerdì, quando hanno iniziato a formarsi le prime code, il personale ai controlli di frontiera era ridotto ai minimi termini e nei giorni seguenti sembra non siano stati mandati rinforzi. Una portavoce del governo inglese ha detto di essere stata avvertita dei disagi a Dover affermando che il governo è consapevole che in questo momento la sicurezza è prioritaria. In realtà sotto dev'esserci anche qualcos'altro dato che la Francia ha appena ospitato gli Europei di Calcio e in quel frangente non si era verificato nessun ritardo o rallentamento. In questi giorni comunque gli agenti inglesi sono riusciti a diminuire i disagi dando una mano ai colleghi francesi. Pur non potendo controllare i documenti d'identita', hanno infatti collaborato all'ispezione dei veicoli in transito. Qualche polemica da parte britannica non è mancata. «Pur comprendendo la necessità dei Francesi di aumentare la sicurezza, non è assolutamente accettabile il modo in cui la gente è stata lasciata, abbandonati per ore in fila, con una sola persona a controllare le auto» ha commentato il deputato conservatore Patrick McLoughin nel corso di una trasmissione televisiva della Bbc. Qualcuno ha ipotizzato che si trattasse perfino di una sorta di punizione da parte delle autorità francesi nei confronti dei turisti inglesi a causa della Brexit, ma Laughin lo ha escluso. «Sia per i Francesi che per noi, il turismo è un settore troppo importante - ha detto - e nessuno vuole vedere la gente iniziare le sue vacanze frustrata da attese interminabili». Alcuni automobilisti che si trovavano alla fine della fila hanno deciso di tornare indietro fino a Folkestone per prendere l'Eurotunnel dove la situazione sembra decisamente migliore, sebbene ai check-in siano stati segnalati ritardi di circa un'ora, anch'essi dovuto ai controlli di sicurezza.

La Francia è in stato d'allerta ormai dal mese di novembre, quando un attacco terrorista fece 130 vittime.

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